
« I versamenti per le licenze di caccia vadano direttamente all’ente Provincia». Questa l’idea estiva del presidente di Palazzo Piloni, Gianpaolo Bottacin, che avanza la proposta che potrebbe garantire maggiori risorse economiche al territorio. «Ad oggi, i soldi delle licenze di caccia vengono introitati dallo Stato, che poi li utilizza a proprio piacimento, spalmandoli sui diversi contributi da assegnare a livello nazionale – ha spiegato il presidente Bottacin – . Belluno ha un’elevata attività faunistica, il cui controllo è comunque in mano agli organi di Palazzo Piloni, a cominciare dalla Polizia provinciale, e quindi perché non trattenere questa risorsa a favore della stessa Provincia?» «Per quanto ci riguarda, nel Bellunese ci sono circa 3500 licenze di caccia, che annualmente vengono rinnovate e costano al singolo circa 174 euro – ha spiegato Bottacin – . Se ci fosse garantito di trattenere il 100% della quota, ci ritroveremmo a disporre di oltre seicentomila euro annui per le casse provinciali. Una somma ragguardevole, che di questi tempi può divenire fondamentale». «Quanto verrebbe incamerato potrebbe essere destinato ai risarcimenti per i danni (all’agricoltura o per gli incidenti stradali) causati dalla fauna selvatica e la stessa gestione faunistica – ha continuato Bottacin – . Al momento stiamo studiando con i tecnici la possibilità di dare seguito a quanto è stato pensato, ma ci sono tutti i presupposti perché si concretizzi anche questa ulteriore “delega”, che potrebbe consentire maggiori risorse economiche al nostro territorio».