Proseguono gli appuntamenti di Cortina InContra. Domenica alle ore 18 Audi Palace di Cortina, “Il menù della felicità”. Gli italiani a tavola, tra i piatti della nonna e le nuove tendenze della cucina fusion. Con Masssimo Montanari, docente Storia dell’Alimentazione Università Bologna, autore de “Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo” (Laterza); Paolo Marchi, critico gastronomico, curatore Identità Golose; Antonello Colonna, chef; Michele Mirabella, autore e conduttore televisivo. Conduce: Iole Cisnetto, “Cortina InConTra”. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Nel terzo millennio l’identità gastronomica del nostro paese è sicuramente più complessa e interessante rispetto al passato. Da una parte rimane la forza di un territorio generoso, dei sapori della tradizione e delle tavolate di famiglia, dove “O’ raù” – il ragù napoletano della poesia di De Filippo – deve cuocere almeno tre giorni. Dall’altra sono sempre più forti le lusinghe della contaminazione orientale, le cucine giapponese e cinese in testa (sempre loro), ma anche i “molecolari”, i discepoli di Ferran Adrià, alchimisti dei fornelli che tra azoto e tecnologia immaginano la cucina del futuro. Ma non c’è il rischio che le nuove tendenze e il cibo preconfezionato e pronto in pochi minuti del fast food, ci allontanino da una delle tradizioni culinarie più importanti del mondo? In fondo i piatti della tradizione e i gesti quotidiani con cui si preparano sono parte della nostra cultura e dei rapporti sociali. Venite, ce n’è per tutti i gusti.
Alle ore 21.30 Alberto Sordi, italiano Doc
Nessuno come e meglio di lui ha raffigurato al cinema, ma anche nella vita, pregi e difetti, tic e mentalità del carattere italico. Ricordarne la straordinaria carriera significa ripercorrere la nostra storia del Novecento
Ricordi e riflessioni di Giancarlo Governi, giornalista Rai, autore de “Alberto Sordi, l’Italiano” (Armando Curcio); Michele Mirabella, autore e conduttore televisivo
Marino Bartoletti, giornalista e autore televisivo; Giuseppe Berardini, direttore fotografia Cinecittà;Conduce: Enrico Cisnetto, “Cortina InConTra”
Se fosse vivo, Albertone avrebbe appena compiuto 90 anni. In sessant’anni passati davanti e dietro alla macchina da presa è stato marito, vedovo, scapolo e seduttore. È stato vigile e commissario, ladro e mafioso. È stato conte, marchese e sceicco, medico e malato immaginario, spacciandosi per americano a Roma e rimanendo decisamente romano in America. Alberto Sordi, come nessun altro, ha dato corpo, faccia e voce al nostro Paese. Quando è morto, nel febbraio del 2003, si è chiusa un’epoca, il Novecento italiano, che lui ha interpretato come nessuno. Parlare di lui, ripercorrere le tappe della sua straordinaria carriera, significa “leggere” l’Italia intera. Per questo è prezioso il libro di Giancarlo Governi, che con Sordi ha passato tante meravigliose serate, perché ci consente non solo di ricordare l’uomo e l’artista, ma anche e soprattutto di ripassare la storia degli italiani. Dagli esordi in teatro al trionfo nel cinema, passando per i grandi successi alla radio, Governi racconta l’Italiano per eccellenza seguendo il filo delle tante conversazioni che animarono, alla fine degli anni Settanta, la preparazione di un fortunato programma televisivo (“Storia di un italiano”, appunto), e delinea un ritratto ora spassoso ora malinconico del più amato dei nostri miti contemporanei. Con lui due fini conoscitori del mondo dello spettacolo, ma anche del carattere italico, come Mirabella e Bartoletti, e una miniera di aneddoti sul cinema come Bernardini, che è professore all’Accademia di Cinecittà, già medaglia d’oro alla carriera “Una vita per il cinema”. Serata così piacevole che ci sarebbe da mordersi le mani a perderla.
E alle ore 22 al Miramonti Majestic, la degustazione di vini dell’Altamarca trevigiana con Paolo Marchi, critico gastronomico, curatore Identità Golose e Giampietro Comolli, enologo, esperto spumanti italiani, direttore Altamarca. Conduce: Iole Cisnetto, “Cortina InConTra”
La tradizione eno-gastronomica veneta è riconosciuta in tutto il mondo. Paolo Marchi è un giornalista che ha fatto della “buona tavola” il suo lavoro, visto che è un critico culinario di primo piano. Ma mangiare bene è solo una parte di un ottimo pasto: bisogna sapere accompagnare le pietanze con i vini più adeguati. Questa sera, in particolare, ci concentreremo sull’area del trevigiano, patria del Prosecco spumante DOCG. E siamo certi che Paolo Marchi e gli ospiti della serata avranno l’imbarazzo della scelta nel fare abbinamenti, dopo aver sentito i preziosi suggerimenti di un enologo di razza come Comolli. Sarà l’occasione per brindare con alcune diverse “bollicine” super premiate di Altamarca. Cin cin.