«Sulla questione rifiuti abbiamo un programma che si svilupperà nel medio-lungo termine». Così l’assessore provinciale di comparto, Ivano Faoro, sulla paventata ipotesi di chiusura della discarica di Mura Pagani a Longarone. «L’intenzione di questa Amministrazione provinciale è quella di procedere con azioni condivise e concordate con i vari Enti locali interessati- ha spiegato l’assessore – nessuna imposizione dall’alto, ma considereremo le diverse peculiarità territoriali, salvaguardando le situazioni in essere». «Nell’affrontare le emergenze, non si può prescindere da un piano generale e ragionato di intervento, che vada oltre i prossimi due – ha proseguito Faoro – . Bisogna poi ricordare che nella pianificazione e gestione dei rifiuti (stabilite dalla legislazione nazionale e regionale), si impongono – tra l’altro – due obiettivi. Primo, aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti; secondo, il progressivo abbandono dell’utilizzo della discarica quale mezzo per lo smaltimento dei rifiuti. Tutto questo per favorire il riutilizzo o il riciclo dei rifiuti». L’assessore ha poi spiegato come «per quanto concerne l’ ampliamento di 150.000 mc della discarica di Mura Pagani (oltre il lotto gia autorizzato), risulta necessaria una modifica al Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) del fiume Piave, che deve arrivare dall’Autorità di Bacino, visto che la zona è classificata a pericolosità idraulica molto elevata, con necessità di predisporre preliminarmente opere di riduzione del grado di pericolosità idraulica». Faoro ha infinine precisato che «per quanto riguarda le attuali tariffe di smaltimento, quanto applicato dallimpianto di Maserot (comprensivo di trasporto e smaltimento dei residui a destinazione finale) è pari a 175 euro/tonn; la tariffa richiesta dal gestore della discarica di Mura Pagani è, invece, pari a 162,35 euro/tonn + 29,69 euro/tonn per ecotassa e contributi vari, per un totale di 192,04 euro/tonn. Il conferimento a Maserot piuttosto che a Mura Pagani risulta quindi economicamente conveniente».