Il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, appoggia in pieno l’ordine del giorno del senatore leghista, Gianvittore Vaccari, che propone di aggiungere il territorio bellunese alle ventidue zone franche, recentemente costituite dal Governo nazionale. «Per noi sarebbe un’opportunità importantissima, capace di dare una svolta fondamentale alla nostra provincia – ha commentato Bottacin – . Abbiamo bisogno di interventi strutturali dal punto di vista fiscale, azioni da condurre lavorando in sinergia con la Regione e lo Stato. Insieme alle Province di Sondrio e Verbania, inoltre, abbiamo già portato a casa importanti risultati (come l’addizionale sul consumo energetico), ma servono ulteriori interventi in tema di risorse economiche. Occorre una fiscalità differenziata a seconda delle diverse aree – ha proseguito Bottacin – . Ecco perché la ricomprensione di Belluno in una zona franca potrà garantire un nuovo sviluppo, con l’arrivo di capitali per investimenti e conseguente maggior occupazione lavorativa: imprese e cittadini potranno avere minori incombenze burocratiche e minori oneri da affrontare in termini di tasse ed imposte. Le zone di montagna hanno bisogno più che mai di piani strutturali di intervento a proprio favore: viviamo in un territorio particolare, che abbisogna di azioni che siano efficaci a lungo nel tempo e la zone franca è una via percorribile per risolvere molti degli annosi problemi che attanagliano la nostra realtà».
Le Ventidue “Zone franche urbane” sono state costituite nella Finanziaria 2008 e godono di incentivi, agevolazioni fiscali e previdenziali, per una cifra pari a 50 milioni l’anno, per nuove attività economiche. Possono essere istituite in tutto il territorio nazionale, in aree urbane con non più di 30mila abitanti. Questo l’elenco delle 22 “zone franche urbane” attualmente esistenti: Catania, Gela, Erice in Sicilia; Crotone, Rossano e Lamezia Terme in Calabria; Matera in Basilicata; Taranto, Lecce e Andria in Puglia; Napoli, Torre Annunziata e Mondragone in Campania; Campobasso in Molise; Cagliari, Quartu Sant’Elena e Iglesias in Sardegna; Velletri e Sora in Lazio; Pescara in Abruzzo; Massa Carrara in Toscana e Ventimiglia in Liguria.