Il “cinema post-industriale dei fratelli Dardenne” è il titolo della prossima rassegna cinematografica che esordirà con il film “La promesse” (1997) mercoledì 2 dicembre, alle ore 21.00 in Sala Bianchi. Un percorso nell’arte di Jean-Pierre e Luc Dardenne, che proseguirà mercoledì 9 con “Il figlio” (2002) e il 16 dicembre con il film “L’enfant.Una storia d’amore” (2005).
Al centro dell’elaborazione cinematografica degli autori belgi la crisi delle società industriali e dell’ideologia positivista dell’Occidente. Una rottura tragica, riflessa nelle ambientazioni incerte e marginali delle periferie del sud del Belgio e nelle situazioni estreme in cui si trovano ad agire i personaggi. Si tratta di un’umanità emarginata -uomini non padri e madri bambine- chiusa in una ritualità di gesti e di movimenti che non lascia spazio alla parola. Perché se le fabbriche chiudono gli uomini restano soli, senza verbo, defraudati della loro dignità e di quell’orizzonte prospettico di cui si nutre il sogno e la possibilità di condividerlo.
E se la sfera emotiva dei personaggi è assente com’ è assente il contesto sociale (il lavoro) e privato (gli adulti, la famiglia), l’uomo perde valore diventando cosa, merce.
All’interno di una società disfatta, senza memoria e senza prospettive Igor (La Promesse), Olivier e Francis (Le fis), Bruno e Sonia (L’Enfant), compiono il loro percorso iniziatico e formativo.
Se la natura umana diviene inumana, ai Dardenne non resta che opporsi all’occultamento, registrando con sincerità disarmante la perdita dell’innocenza e della speranza della contemporaneità. E’ una proposta della Biblioteca civica di Belluno, curata da Silvia Zanna.