350 mila nel Veneto di cui 10 mila in Provincia di Belluno. Sono gli avvisi di accertamento relativi alla tassa automobilistica dell’anno 2007 che stanno pere essere recapitati in questi giorni tramite le Poste. Due anni fa erano 98mila le posizioni irregolari accertate nel Veneto per il bollo 2004 dalla Regione. In percentuale significa che c’è stata un’impennata del 250%. O siamo diventati improvvisamente un popolo di evasori, anche del bollo auto. Oppure è successo qualcosa che ha modificato il comportamenti del popolo veneto. L’ipotesi più probabile è quella della crisi finanziaria che affligge le famiglie. E il bollo dell’auto diventa un indicatore eloquente di questo malessere. Alla Direzione Regionale dei Tributi della Regione Veneto, confermano verosimile i 10mila avvisi nella Provincia di Belluno, precisando che oramai i controlli sono capillari e non è pensabile di poter evitare il tributo, omettendone il pagamento. Tranne qualche errore dovuto agli archivi, per il quale verrà annullata la pretesa di pagamento, la Regione procederà quindi normalmente al recupero. Del resto, la Regione, che è la beneficiaria della tassa, ha tempo fino al 31 dicembre del terzo anno successivo a quello del pagamento per il recupero del bollo. Quindi, per gli avvisi relativi ai bolli pagati nel 2007 ora in spedizione, il termine ultimo è quello del 31 dicembre del 2010. Tuttavia i consigli della Regione pubblicati nel sito ufficiale sono quelli di conservare la ricevuta del bollo per i sei anni successivi (bollo pagato nel 2003, conservare la ricevuta fino a dicembre 2009). Questo per consentire di provare l’avvenuto pagamento anche in caso di uno slittamento dei termini da parte di una legge statale (come accadde qualche anno fa con il condono) o in ipotesi di un’eventuale iscrizione a ruolo dell’importo in contestazione. Nel caso in cui l’automobilista riceva un avviso che ritiene infondato, potrà presentare la cosiddetta “istanza di autotutela” rivolgendosi agli uffici della Regione di Belluno in via Caffi o presso le agenzie automobilistiche autorizzate (informazioni telefoniche al call center n. 840848484). Nel caso in cui venga ignorato l’avviso, scatta la notifica di pagamento. A questo punto l’automobilista ha ancora 60 giorni per far valere le sue ragioni proponendo un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, sita in Castello 6108 – 30100 Venezia (art. 2 D.Lgs. n. 546/1992).