E’ stato venduto ai media come cosa già fatta. Ma del federalismo, quello vero, ancora non c’è traccia. Sul tema interviene il coordinatore provinciale del Pd Valerio Tabacchi che dice: “La riforma Calderoli non indica né numeri né tempi del tanto conclamato federalismo fiscale. Al momento è e resta una scatola vuota rispetto alla quale non si conoscono i costi e neppure chi li sosterrà realmente. La legge voluta fortemente dalla Lega – prosegue Tabacchi – è comunque stata resa possibile dalla modifica al Titolo V della Costituzione attuata dal centrosinistra nel 2000 nonostante l’ostruzionismo del centrodestra. Purtroppo la Lega ha già perso 5 anni nella legislatura 2001-2006 bloccando l’attuazione della riforma. Sul fatto che i soldi restano sul territorio, Bottacin supera se stesso, perché è palesemente un falso. Infatti le tasse andranno a Roma, cioè allo Stato che provvederà in seguito alla ripartizione tra le Regioni. Nessuno sa però su quali basi e con quali gettiti fiscali saranno finanziate le Province, cioè i territori. Al momento tutto resta indefinito, compreso il fondo di perequazione. L’unica cosa certa – conclude Tabacchi – è che Lega Nord è al governo a Venezia da 15 anni ininterrottamente e a Roma da 6 (5+1). E l’unico suo atto riconoscibile per la Provincia di Belluno è l’eliminazione dell’autonomia dallo statuto regionale.