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Dall’Ardo alla Piave Festival, eventi di agosto a Borgo Piave

Belluno, piazza di Borgo Piave

Dopo i primi due appuntamenti di luglio alla Casa dei Maestri di Borgo Prà, continuano gli eventi della rassegna “Dall’Ardo alla Piave Festival”, a cura dell’associazione Borgo Piave ETC aps in collaborazione con varie associazioni, gruppi e realtà locali.

Il 9 e 30 agosto l’iniziativa si sposta nella piazza di Borgo Piave a Belluno, e terminerà  il 6 settembre.

Primo appuntamento il 9 agosto alle 20:30 con il concerto dei Rudemà dedicato alla musica tradizionale veneta e del Nord Italia dal titolo “Ndar par troi co canti e bai”; passo dopo passo, il trio condurrà il pubblico alla riscoperta del patrimonio musicale locale con antiche ballate e danze popolari, canti lontani nel tempo e composizioni d’autore nei quali le voci di strumenti tipici come flauti, cornamuse, violino, nyckelharpa e chitarra si intrecciano per far risuonare, per ridisegnare e per valorizzare la tradizione del Nord Italia, del Veneto e della montagna. Sarà come mettersi in cammino su quel sentiero (troi) segnato dal passaggio degli uomini, testimone di vite e tradizioni, un luogo in cui ancora oggi riecheggiano antiche melodie che raccontano la storia di quelle genti e della loro terre.

I Rudemà sono un gruppo folk Veneto, attivo fino al 2019 col nome Diaduit, formato da Fabio Reolon (chitarra e voce), Francesco Chiarini (violino e nyckelharpa) e Luca Ventimiglia (cornamuse, flauti dritti e traversi, melodica) che ha collaborato anche con Gianni Secco. Il gruppo, fondato nel 2009, propone uno spettacolo di world music con reinterpretazioni di brani tradizionali e composizioni proprie, spaziando dal bal folk francese all’Irish folk, passando per la musica tradizionale Veneta e del Nord Italia.

Nel 2011 esce il primo lavoro discografico del gruppo “A perdifiato nel bosco” seguito dal più recente “Aquiloni” registrato e mixato da Dario Ravelli presso Suonovivo Studio di Bergamo e distribuito da Rox Records.

L’originale proposta musicale permette a Diaduit di raccogliere negli anni importanti consensi e di vincere concorsi come Suonare a Folkest (2010), Trentino Girofolk (2014 e 2018) e il premio Scuola di Musica Popolare nell’ambito del Premio Nazionale Folk & World (2017), indetto dai festival M.E.I. di Faenza, Li Ucci di Cutrofiano e Festival di Musica popolare di Forlimpopoli. Il trio, inoltre, vanta numerose esibizioni live in festival nazionali e internazionali, tra cui Andanças, Celtica Valle d’Aosta, Folkest, Festival Internazionale della Zampogna, Isola Folk, Novaria, Musica Nelle Aie, Irlanda in Festa al Teatro Geox di Padova, Celtival, Dolomiti Senza Confini, Fiera d’Irlanda, Oltre le Vette, Arte Imperina, Druidia e Artigianato Vivo.

Belluno, Borgo Piave

Il 30 agosto, sempre alle 20:30 a Borgo Piave, sarà la volta de “La Cotogna di Istanbul” lettura scenica di Sonia Vazza, con l’accompagnamento musicale di Paolo Forte, che è un omaggio al libro “La cotogna di Istanbul. Ballata per tre uomini e una donna”, scritto da Paolo Rumiz ed edito da Feltrinelli nel 2010; è un progetto promosso da Officine della Cultura.

Si tratta della messa in scena di un romanzo-canzone singolare, fascinoso, avvolgente come una storia narrata intorno al fuoco. Racconta di Max e Maša, e del loro amore. Maximilian Altenberg, ingegnere austriaco, viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell’inverno del ’97. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarevic, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile. Scatta qualcosa. Un’attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici di cui parlava La gialla cotogna di Istanbul, la canzone d’amore che Maša gli aveva cantato. Da lì in poi si leva un vento che muove le anime e i sensi, che strappa lacrime e sogni. Da lì in poi comincia un’avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione.

Sonia Vazza, interessata al rapporto tra teatro e comunicazione, si forma presso l’Accademia Da Ponte di Vittorio Veneto e la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e vanta nel suo curriculum la creazione e messa in scena di spettacoli tra cui “Tracce di donne – Viaggio nel femminile” spettacolo per 15 spettatori ideato per Palazzo Secco BL in collaborazione con l’Associazione Borgo Piave Etc Aps e Palazzo Secco – Museo Maschere Dolomitiche di Gianluigi Secco in cui un palazzo storico, le sue stanze e le sue memorie diventano il luogo dell’incontro per ripercorrere le tracce di figure femminili senza tempo tra grandi classici del teatro e testi del 900 e reading tra cui “Lettere a Brambilla” dedicato a Dino Buzzati e al suo rapporto con la montagna e ideato su spinta dell’Associazione Borgo Piave Etc Aps e “Leggere Lolita a Teheran” reading tratto dall’omonimo romanzo di Azar Nafisi progetto curato da Officine della Cultura in collaborazione con l’ensamble femminile del Gruppo Vocale Crystal Tears e al piano Silvia Tessari.

Paolo Forte è fisarmonicista ormai noto anche fuori dall’Italia e ha collaborato fra gli altri con Mauro Corona, Moni Ovadia, Bruno Pizzul, David Riondino, e, appunto, lo stesso Paolo Rumiz.

Per entrambe le proposte i posti sono limitati ed è quindi richiesta la prenotazione a segreteria@borgopiaveetc.it oppure scrivendo su WhatsApp al +39 351 3785750 ed a copertura delle spese organizzative è previsto un contributo minimo volontario di 5 euro a persona da dare in loco presso i banchi di verifica delle prenotazioni.

In caso di maltempo gli eventi sono spostati alla Casa dei Maestri, ex Sala De Luca, in Piazza S. Lucano, 3 a Borgo Prà – Belluno e il posto viene assicurato solo ai primi 90 prenotati in ordine di prenotazione.

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