Il prefetto di Belluno, Francesco Esposito, si è congratulato con il questore, Michele Morelli e con il comandante provinciale dei carabinieri, Giorgio Sulpizi, per l’attività investigativa che, con il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, ha portato all’individuazione e all’arresto di tre persone, responsabili di altrettanti episodi di rapina avvenuti a Belluno e Santa Giustina.
“Il risultato di oggi – ha commentato il prefetto – è il frutto del quotidiano impegno delle Forze dell’Ordine per la prevenzione ed il contrasto di ogni forma di illegalità. Il bellunese è un territorio sicuro – ha continuato il prefetto – e l’operazione, brillantemente condotta in stretto coordinamento da polizia di Stato e Arma dei carabinieri, conferma la costante ed attenta presenza delle forze di polizia e la capacità di risposta immediata ed efficace dello Stato di fronte ad episodi che possono turbare la tranquillità della comunità.
Esprimo per questo le mie più sincere congratulazioni alle donne ed agli uomini della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri, per la brillante attività investigativa condotta”.
I fatti
Sabato scorso 02 settembre 2017 la Squadra Mobile ha tratto in arresto Lotto Mattia, classe 1998 e Nigro Daniel classe 1987 in quanto gravemente indiziati della rapina avvenuta il 22 luglio scorso nella frazione di Cirvoi (Belluno) ai danni della signora Buso. I due giovani, con un pretesto riuscivano ad entrare in casa della donna e dopo averla imbavagliata con del nastro adesivo ed immobilizzala con delle fascette da elettricista hanno aperto la cassaforte portando via circa 1500 euro in contanti oltre ad alcuni monili in oro. Soltanto dopo mezz’ora circa la donna è riuscita a liberarsi e a chiedere aiuto ai vicini di casa. Grazie all’analisi del traffico di cella, dei tabulati telefonici e delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza del comune di Belluno è stato possibile accertare l’estraneità della ragazza tirata in ballo dai rapinatori per accedere nell’abitazione della vittima senza destare sospetti, acquisendo informazioni importanti suscettibili di sviluppo investigativo.
Dall’esame di circa 40.000 targhe di veicoli transitati il giorno della rapina e quelli antecedenti è stata quindi individuata un’autovettura Audi A7 con targa tedesca, che si è poi rivelata di particolare interesse investigativo in quanto è risultata in uso a Nigro Daniel che aveva avuto una relazione sentimentale con la madre della ragazza il cui nome è stato utilizzato dai rapinatori per entrare nell’abitazione senza destar sospetto.
Il successivo incrocio della consistente mole di dati telefonici e telematici con la ricostruzione del tragitto effettuato dall’Audi A7 ha permesso di certificare la presenza di Nigro Daniel nei pressi dell’abitazione della vittima in orario compatibile con la rapina.
La vittima ha inoltre riconosciuto i due giovani dalle foto segnaletiche della polizia. Che sono risultati coinvolti anche in altre due rapine nel Feltrino il 24 luglio e il 16 agosto, in concorso con S.F, classe 1999 minorenne all’epoca dei fatti, per le quali erano in corso altre indagini. Per i tre è scattato quindi il provvedimento di custodia cautelare.