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giovedì, Settembre 19, 2024
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Fusioni dei Comuni: l’onorevole De Menech ne illustra i vantaggi

Roger De Menech, deputato Pd
Roger De Menech, deputato Pd

Ecco in sintesi i vantaggi derivati dalle fusioni dei Comuni illustrati quest’oggi nel corso della conferenza stampa tenuta dall’onorevole Roger De Menech del Partito democratico.
“Con la fusione i tre comuni dell’Alpago fino al 2015 avrebbero avuto un vantaggio economico di 409 mila euro l’anno. Con la legge di Stabilità 2016 il contributo statale è di 818 mila euro l’anno per 10 anni, pari quindi a 8,18 milioni di euro.
Con la fusione i due comuni della Val di Zoldo fino al 2015 avrebbero avuto un vantaggio di 242 mila euro l’anno. Con al legge di Stabilita 2016 il contributo statale è di 484 mila euro l’anno per 10 anni, pari quindi a 4,84 milioni di euro.
I nuovi comuni nati dalle fusioni possono tornare ad assumere personale reintegrando al 100 per cento le piante organiche”.

“La legge di Stabilità 2016, inoltre – ha detto il deputato bellunese – prevede la stabilizzazione degli stanziamenti per incentivare le unioni (30 milioni annui) e le fusioni (30 milioni annui) dei Comuni. Raddoppiata la misura dell’incentivo previsto per le fusioni (che aumenta dal 20% al 40% dei trasferimenti del 2010);  sblocco del turn-over per i Comuni istituiti a seguito di fusione e per le unioni dei
comuni (il disegno di legge di Stabilità lo limitava al 25 per cento per tutti gli enti locali); assegnazione prioritaria ai Comuni con meno di mille abitanti e ai comuni istituiti a seguito di fusione dal 2011 in avanti gli spazi finanziari ceduti dalle Regioni per alleviare l’equilibrio di bilancio.

Questa misura permette di attenuare l’impatto dell’introduzione del principio di equilibrio di bilancio per enti (i Comuni con meno di mille abitanti e, per un periodo transitorio, quelli istituiti a seguito di fusione) che erano esclusi dal patto interno di stabilità;

La posizione del Partito Democratico della provincia di Belluno – ha detto De Menech – è favorevole e incoraggia le fusioni tra i
comuni. Oltre a garantire maggiori risorse agli enti e, di conseguenza, il potenziamento e il miglioramento dei servizi ai cittadini, le fusioni semplificano il quadro amministrativo del territorio, aumentando le dimensioni, l’importanza, l’attrattività e la capacità di investimento dei Comuni”.

Un esempio pratico: i risparmi nel nuovo comune di Zoldo

Risparmio annuo certo a seguito dell’unione dei servizi comunali (importi desunti dai bilanci comunali)
·       1 solo Sindaco Giunta e Consiglio – € 40.000
·       1 solo segretario comunale – € 40.000
·       1 solo revisore dei conti – € 8.000
·       Revoca servizio tributi Zoldo Alto in Unione Montana – € 30.000
·       Revoca convenzione con urbanista di Zoldo Alto – € 30.000
·       Revoca gestione esternalizzata cimiteri Zoldo Alto – € 25.000
TOTALE RISPARMIO ANNUO € 170.000,00  (sono immaginabili ulteriori risparmi che attualmente, in via cautelativa, si ritiene di non conteggiare).

 

SPESE STIMATE (UNA TANTUM)

Riorganizzazione logistica adeguamento locali/acquisto arredamento € 15.000,00
conversione archivi informatici / adeguamento attrezzature € 15.000,00
adeguamento segnaletica sul territorio e mezzi comunali € 5.000,00
nuovo gonfalone € 2.000,00
spese impreviste € 5.000,00

Contributo straordinario statale ANNUO € 484.000,00 (per 10 anni) (ricalcolato tenendo conto dell’aumento al 40% di cui sotto)
Contributo originariamente previsto dal D.M. 21/01/2015, pari al 20% dei trasferimenti erariali ai due comuni dell’anno 2010, oggi aumentato al 40%

Contributo regionale straordinario UNA TANTUM € 309.000
Il contributo è previsto dal Piano di riordino territoriale

COMPLESSIVAMENTE LE MAGGIORI RISORSE SARANNO QUINDI PARI A: – € 963.000 PER IL 1° ANNO
(da dedurre le spese per la riorganizzazione)
–      € 654.000 DAL 2° AL 10° ANNO

ULTERIORI VANTAGGI
Possibilità di utilizzare il margine di indebitamento più favorevole di uno dei 2 “vecchi” comuni.
Nessun obbligo per 3 anni di avvalersi per gli acquisti della centrale unica di committenza in alternativa al Me.Pa.

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