«I bellunesi hanno dimostrato di esserci e di essere stufi di “polenta e ciacole”, ma pronti ad un’azione concreta che prima o poi arriverà e sarà eclatante». Maurizio Isma, coordinatore provinciale dell’Unione di centro guarda con favore agli esiti dell’incontro di ieri sera ad Agordo promosso dai giovani de “L’impronta” e “Altra voce” sul tema della sanità. «Non si va da nessuna parte con promesse come quelle che riecheggiavano ieri nell’aria tipo “A settembre dovrebbe essere di sicuro riconosciuta la specificità bellunese nel secondo riparto dei fondi per la sanità” – afferma Isma – E’ una frase che non sta in piedi nemmeno in italiano: la certezza c’è o non c’è».
La causa principale delle difficoltà nella sanità è una malattia arcinota, l’italianissima «poltronite», ricorda Isma: «Capisco che il direttore generale Ulss 1 Fernando Compostella non possa fare molto se arrivano poche risorse. Forse è il caso di ragionare sull’Ulss unica, trovando finalmente il coraggio di sfilare qualche poltrona, prima di togliere altri servizi ai cittadini. Uniti potremmo forse contare anche qualcosa in più».
Insomma, un grazie più che ai politici va detto ai giovani per l’intraprendenza dimostrata: «La politica regionale – dice Isma – deve cambiare o i bellunesi, ormai decisamente stufi di aspettare e arrabbiati, non esiteranno a passare giustamente all’azione». Fino a che il sistema elettorale in Regione resterà lo stesso per Belluno non c’è grande speranza ed è qui che per il coordinatore bellunese Udc bisogna agire: «Non è immaginabile che un consigliere eletto in un’altra provincia rinunci a soldi per sé per cederli a Belluno e perdere così i suoi voti. Va modificato il sistema di elezione a Venezia fatto oggi su base provinciale».