La Provincia autonoma di Trento ha emesso in questi giorni un bando dedicato agli “interventi di preparazione del Trentino alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026”: il provvedimento conta su un fondo di 10 milioni di euro, suddiviso in parti uguali tra settore ricettivo e quello del commercio e servizi.
«Questo è un atto concreto di sostegno ai territori e alle realtà private che contribuiscono al benessere economico di quelle zone; – commentano dal movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti – un risultato possibile grazie all’autonomia, che non solo garantisce agli enti a statuto speciale una maggiore disponibilità economica, ma anche una capacità di risposta alle necessità delle proprie genti più veloce e mirata».
«Mentre qui discutiamo ancora di eredità olimpica, litigando su piste da bob, bandiere nelle rotatorie, cantieri della viabilità, strategie di marketing, appena oltre confine si interviene aiutando le imprese del territorio a migliorare i loro standard di ricettività e di accoglienza: parliamo di alberghi, rifugi, realtà extra-alberghiere, vendita al dettaglio, ma anche attività ricreative e di divertimento, realtà sportive, agenzie di viaggio, fino anche a veterinari e fotografi. Questo è uno dei tanti motivi per i quali il Bellunese ha diritto all’autonomia: non solo poter competere (quasi) ad armi pari con le realtà contermini, ma poter scegliere le proprie politiche di sviluppo economico, senza che queste vengano continuamente calate dall’alto», concludono dal Bard.