Ad un anno dall’evento franoso sulla strada che porta all’abitato di Medil (Comune di Belluno), sono costretta a prendere atto che la situazione di grave disagio creatasi si trascinerà anche nell’ormai imminente stagione invernale.
Più volte sollecitato, in particolare ad utilizzare risorse a valere sui canoni idrici oppure a richiedere un pronto intervento sistematorio della Amministrazione Provinciale, il Comune ha optato per accedere, attraverso la Regione, ai fondi della Protezione Civile Nazionale ( euro 155.012,00 ) e da poco, ha avviato le procedure per l’affidamento dell’incarico di progettazione dell’intervento, con la conseguenza di procrastinare ulteriormente il grave disagio e di non conoscere ad oggi i tempi di esecuzione dei lavori per la riapertura della strada.
L’attuale situazione condiziona negativamente la vita dei residenti e ne danneggia le loro attività lavorative; preoccupa che tutt’ora l’Amministrazione Comunale con dà garanzia di transito ai mezzi di soccorso e di sgombero neve.
Con amarezza e disappunto porto a conoscenza dei media quanto sopradescritto, con le disponibilità a fornire la corrispondenza intercorsa dall’ evento.
A mio avviso, si tratta di un problema che il Comune avrebbe potuto risolvere con tempestività e attenzione ad un suo nucleo abitativo periferico e disagiato dopo aver speso senza risultato euro 70.000 di fondi propri per la manutenzione straordinaria di una pista/strada alternativa per raggiungere Medil che si è rilevata impercorribile ai normali veicoli.
Medil, 09 novembre 2024
Dal Farra Ermelinda