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Illuminazione pubblica, pressione fiscale, aumento delle tariffe parcheggi

Belluno, 28 ottobre – Dal 18 agosto 2022 l’amministrazione comunale guidata da Oscar De Pellegrin ha deciso di spegnere tutte le luci della città dalle ore 2 fino alle 5.30, in alcuni casi fino alle 6 del mattino. Allo stesso tempo, le gallerie di Belluno e Maragaga rimangono al buio anche di giorno. Questo provvedimento ha generato un risparmio per il Comune di circa 100.000 euro all’anno, ma la misura, annunciata inizialmente come temporanea, è rimasta in vigore ben oltre il 15 settembre 2022, termine originario indicato dal vice sindaco.

Da notare che la giunta precedente, con Jacopo Massaro sindaco, aveva già introdotto uno spegnimento programmato, ma solo per 1.982 lampioni. Oggi, la giunta De Pellegrin ha esteso questa misura a tutti i 6.400 punti luce presenti in città. Tuttavia, la crisi energetica sembra essere ormai alle spalle e l’inflazione sta rallentando. Questo solleva una domanda: Belluno spende ancora il 10% del bilancio per le bollette? Le spese energetiche del Comune sono passate dai 2.100.000 euro del 2022 agli 1.135.000 del 2023, fino a un milione di euro attualmente e a 860.000 euro stimati per il 2025.

A questo proposito, il Corriere delle Alpi riportava il 21 giugno 2023 l’avvio di un progetto di project financing per sostituire i lampioni cittadini con luci LED, garantendo risparmi e sicurezza, ma i cittadini attendono ancora gli effetti concreti.

Le conseguenze della mancanza di illuminazione iniziano a farsi sentire: pochi giorni fa un giovane di 28 anni è inciampato a Baldenich, nei pressi di un incrocio, riportando un forte spavento. Sebbene fortunatamente non abbia subito gravi lesioni, questo episodio deve far riflettere gli amministratori locali. Il Vice sindaco della Giunta De Pellegrin ha annunciato che, entro una settimana, l’azienda EDISON incaricata della sostituzione con LED, più economici ma meno luminosi, darà aggiornamenti concreti.

Nel frattempo, il Comitato Baldenich24 sta considerando di avviare una raccolta firme per chiedere la revoca della delibera del 2022, considerata dannosa per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini. L’aumento dell’aliquota IRPEF nel 2024 per i redditi medi, fissata ora allo 0,8%, il massimo consentito, ha inoltre suscitato ulteriori critiche. Restano invariati i tributi per i redditi superiori ai 50.000 euro, mentre quelli tra i 28 e i 50 mila euro sono soggetti a maggior pressione fiscale.

Infine, gli aumenti delle tariffe dei parcheggi di Lambioi e Metropolis, con il prezzo orario rispettivamente salito a 1 euro e 1,2 euro. Insieme ad altre entrate, questi fondi aiuteranno a pareggiare il bilancio, per un totale di 2 milioni di euro.

Tuttavia, è lecito chiedersi se l’unica soluzione per appianare il bilancio comunale sia quella di entrare nelle tasche dei cittadini con maggiori tasse e tariffe e, al contempo, risparmiare sulle spese di illuminazione, mettendo a rischio la sicurezza e il benessere pubblico.

Luigi Filippo Daniele – Comitato Baldenich24

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