“Piena solidarietà alla polizia penitenziaria di Belluno per il fondamentale ruolo svolto all’interno della struttura. In merito ai fatti dello scorso fine settimana, ho chiesto un incontro con il direttore per comprendere meglio quanto accaduto e valutare le azioni che, insieme, si possono intraprendere”.
Così il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, in merito agli episodi avvenuti la scorsa settimana all’interno della casa circondariale. “Ringrazio gli agenti per il loro prezioso lavoro– prosegue il Primo cittadino –, quanto accaduto ci riporta alla necessità di prestare grande attenzione alla natura della detenzione e al legame che deve esserci tra la struttura carceraria e la città”.
“Siamo consapevoli di come anche a Baldenich, come in gran parte delle carceri italiane, esista un problema strutturale di sovraffollamento – prosegue il sindaco -, che sicuramente non favorisce la qualità della vita e può generare situazioni di tensione. E’ essenziale non solo migliorare le condizioni degli spazi detentivi, ma anche proseguire con le attività di svago e i percorsi formativi, fortunatamente già presenti e preziosi, che danno l’opportunità di impiegare in modo costruttivo il tempo.
Il nostro dovere, come comunità e come istituzione, è quello di lavorare insieme affinché le persone che stanno scontando una pena abbiano la possibilità di un effettivo reinserimento nella società e perché la segregazione carceraria non le releghi ai margini, ma sia piuttosto un’occasione per offrire loro una seconda possibilità”.
In questa direzione, il Comune di Belluno ha incrementato i fondi destinati all’Associazione San Vincenzo che, con i suoi volontari, svolge un servizio prezioso all’interno del carcere e sta lavorando ad una convenzione per coinvolgere i detenuti in attività socialmente utili.
“Crediamo fermamente che il reinserimento nella società debba iniziare già durante la detenzione, attraverso percorsi che offrano una seconda possibilità e valorizzino le capacità di ogni singola persona – spiega -. Il nostro impegno, come Amministrazione, è di favorire una politica di vera inclusione, dove prevenzione e reinserimento sono al centro delle nostre azioni. Solo così possiamo sperare di costruire un percorso di recupero che porti benefici a tutta la società fuori e dentro il carcere”.