Vanoi, Provincia di Belluno presente al dibattito a Canal San Bovo
Padrin: «Già parlato con il presidente Fugatti. Asse tra territori per ribadire il no alla diga»
La Provincia di Belluno continua a ribadire la propria contrarietà alla diga del Vanoi. Lo ha fatto con due atti ufficiali (delibere di consiglio del 5 ottobre 2023 e del 16 maggio 2024 approvate all’unanimità) e anche con la presenza del consigliere delegato al demanio idrico Massimo Bortoluzzi e della struttura del Settore Acque a Canal San Bovo, dove ieri sera (9 settembre) si è tenuta la prima tappa in presenza del dibattito pubblico.
Intervenuto durante l’incontro, il consigliere Bortoluzzi – su mandato del presidente Padrin – ha espresso le forti preoccupazioni del territorio bellunese in merito all’idea progettuale di sbarramento del torrente Vanoi. E ha chiesto ufficialmente al Consorzio di bonifica Brenta (proponente del progetto) di individuare tutte le alternative possibili per arrivare al fabbisogno idrico immaginato con l’invaso del Vanoi, partendo però dalla riqualificazione delle infrastrutture irrigue. «Al momento queste alternative non sono neanche state prese in considerazione, e il territorio bellunese non è neppure stato interpellato» sottolinea il consigliere Bortoluzzi. «Quello che però non capiamo è se è stato calcolato il fabbisogno idrico oppure no. Chi dice che i 20 milioni di metri cubi d’acqua previsti con il nuovo invaso non possano essere ottenuti semplicemente con un uso diverso, più oculato, della risorsa idrica?».
Intanto la Provincia di Belluno si riserva di partecipare alle altre tappe del dibattito pubblico.
«Ho già parlato con il presidente della Provincia autonoma di Trento, Fugatti, ancora a inizio settembre. E ci siamo confrontati sul tema del Vanoi» spiega il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «Mi ha confermato la posizione espressa poi dalla sua giunta qualche giorno fa. In questo momento, oltre agli atti ufficiali già prodotti dalla mia e dalla sua amministrazione, è importante fare asse tra territori per esprimere una posizione unica e unita».