
Belluno, 1° ottobre 2023 – Parte dalle fake news attuali che quotidianamente vengono propalate dai social per istigare all’odio, Gian Antonio Stella, celebre firma del Corriere della Sera, inviato, editorialista, e scrittore, ospite oggi per i 40 anni della fondazione del primo gruppo dell’Associazione “Insieme si può” che si è tenuta nell’ex colonia della Vena d’Oro in località Levego (Belluno). Dopo aver demolito Facebook, consigliando siti ritenuti più affidabili come Open di Mentana. Benché, siano poche le fonti di informazioni totalmente immuni da bufale, soprattutto “in guerra la verità è la prima vittima” (Eschilo). Stella ha raccontato attraverso una ricca carrellata di aneddoti le più grandi bufale di tutti i tempi. Probabilmente la frase attribuita a Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena «Se non hanno più pane, che mangino brioche» che avrebbe detto riferendosi al popolo affamato è la bufala più conosciuta. In realtà – precisa Stella – la frase secondo Jean-Jacques Roussos (Confessioni), sarebbe stata ascoltata da una “grande principessa “ nel salotto di Madame de Mably nel 1741, ossia 14 anni prima della nascita di Maria Antonietta. Ma sono molti i falsi del passato svelati da Stella. Prima di Hitler qualcun altro si occupò di sterminare gli ebrei servendosi della false lettere del Re di Tunisi “intercettate e tradotte” dal medico Pierre de Aura, dove si legge “Badate a avvelenare nel più breve tempo possibile i cristiani senza badare a spese. Vi farò avere oro e argento per le spese. Come sapete l’accordo tra noi, gli ebrei e i malati, ha avuto luogo poco tempo fa”. Seguirà l’editto di Filippo V di Francia “il Lungo” (Vincennes, 17 novembre 1293 – Parigi, 3 gennaio 1322) contro i lebbrosi. “Ho fatto catturare tutti gli ebrei del nostro regno per cospirazione… per porre veleni mortali nei pozzi e nelle fontane per far morire il popolo e i sudditi del nostro regno”. (Massacro degli ebrei a Verdun sur Garonne). E ancora “La storia della colonna infame” del Manzoni, appendice dei Promessi Sposi, nella Milano del 1630, afflitta dalla peste con la condanna a morte di diverse persone accusate d’essere gli «untori», ossia i responsabili della diffusione della pestilenza. La prima bufala a scopo economico fu quella fatta circolare da Thomas Cochrane ammiraglio e politico britannico, arrestato sotto l’accusa di aggiotaggio, per essersi arricchito con speculazioni in borsa a seguito della notizia falsa “Napoleone ucciso dai cosacchi” il 21 febbraio 1814. Questo e altro ancora nella cronistoria di bufale proposte da Gian Antonio Stella.
Ma per tornare al presente, aggiungiamo noi, diventa sempre più difficile riconoscere la bufala, soprattutto quando si tratta di “bufala di Stato”. Ricordate la II^ Guerra del Golfo scatenata nel 2003 il governo di George W. Bush quando invase l’Iraq accusando Saddam Hussein di avere armi di distruzione di massa? Nessuno ci avvisò che non era vero, né Mentana né i Tg. Le armi di distruzione di massa erano una grande bufala costata mezzo milione di morti. Più recentemente abbiamo visto nel Tg 2 Rai del febbraio 2022 una pioggia di missili cadere in Ucraina. Peccato che fosse un filmato del videogame War Thunder”. Anche Mentana direttore de La 7 scivola mandando in onda la scena di un film ‘Project X’ che scambia per l’assalto al Congresso Usa il 6 gennaio 2021. Il compianto Purgatori sul programma televisivo Atlantide in onda l’8 gennaio 2020 su La7 descrive il video del drone che ha ucciso il generale Soleimani, ma è un videogioco già usato dai russi nel 2017. Insomma, chi è senza peccato scagli la prima pietra. (rdn)