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Sergio Maset è il nuovo direttore del Csv Belluno Treviso. La presidente Elisa Corrà: «La sua competenza in campo per rispondere alle nuove esigenze di welfare di comunità»

É Sergio Maset il nuovo direttore generale del Csv Belluno Treviso.
Laureato in Sociologia all’Università di Trento, ha studiato nel Regno Unito presso la Essex University e la London School of Economics e insegnato presso le Università di Trento e di Trieste. In oltre vent’anni di esperienza continuativa ha diretto progetti significativi sul piano delle politiche pubbliche con coordinamento di gruppi di ricerca per conto di clienti pubblici e privati. Dal 2013 guida una società attiva nel campo della ricerca sociale ed economica per conto di imprese, enti locali e istituzioni ed ha ricoperto l’incarico di direttore di Confartigianato Imprese Veneto.

«Intraprendo con entusiasmo e senso di responsabilità la collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato di Belluno e Treviso nel quale cercherò di portare la mia esperienza di ricercatore e di manager», sono le prime parole del neo direttore. L’affidamento dell’incarico a Sergio Maset si inserisce nel solco della strategia intrapresa con la nuova governance del Csv presieduto da Elisa Corrà.

«I Centri di servizio per il volontariato diventano, oggi più che mai, punto di riferimento qualificato del territorio, in grado di facilitare la connessione indispensabile tra Terzo settore, pubbliche amministrazioni, società civile e imprese», aggiunge la presidente Corrà. «Le sfide del welfare del futuro si giocano con un ripensamento necessario di cosa significhi sussidiarietà. In questo i Centri continueranno certamente a offrire i propri servizi storici, ma dovranno anche diventare i facilitatori di una nuova modalità di welfare di comunità inteso come modello partecipato di sviluppo locale sostenibile. Per rispondere a questi nuovi bisogni servono competenze specifiche, rappresentate appieno dal nuovo Direttore generale».

Si prosegue dunque sulla strada condivisa a fine gennaio scorso a Firenze, quando si è svolta, a cura di Csvnet, la presentazione del Manifesto dei Csv di tutta Italia, cui ha preso parte attivamente anche il Csv Belluno Treviso.
Aggiunge, infatti, Sergio Maset: «Nostro desiderio, nei mesi a venire, è rispondere esattamente alle esigenze emerse dal Manifesto, nato proprio dalla condivisione dei Csv quale utile strumento per ripensare e migliorare, in ottica di sviluppo, i servizi alle associazioni e potenziare la rete tra soggetti diversi che operano nelle comunità. Un impegno, oggi più che mai richiesto, per rispondere alle fragilità del Bellunese e del Trevigiano, dove le singoli parti in causa, dalle pubbliche amministrazioni alle realtà imprenditoriali, sono chiamate a dialogare insieme per l’obiettivo condiviso di migliorare la qualità della vita nel proprio territorio».

Una platea, quella servita gratuitamente dal Csv Belluno Treviso, di oltre 10 mila volontari e più di 500 associazioni. Destinatari dei servizi Enti del Terzo settore, volontari o aspiranti tali, giovani attratti dalle opportunità di cittadinanza attiva, cittadini, rappresentanti delle istituzioni e degli istituti scolastici. Tra i servizi quotidianamente offerti dall’ente quelli di promozione, orientamento, animazione territoriale, in particolare tra i giovani e nelle scuole; percorsi di formazione alle associazioni; erogazione di consulenze (burocratiche, gestionali o di servizio), servizi di informazione e comunicazione, servizi di ricerca e documentazione (banche dati), servizi di supporto tecnico-logistico (messa a disposizione di spazi, strumenti ed attrezzature).

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