“Complimenti a Terna per i nuovi progetti hi tech lanciati con il Piano di Sviluppo 2023. Tutte cose che noi suggerivamo da anni, per il progetto media valle del Piave. Ma vista la nostra debole politica locale era più facile convincere le nostre istituzioni (e non solo) che interrare e usare la corrente continua non si poteva”.
Lo sostiene in una nota l’Associazione Vivaio Dolomiti, presieduta da Gianni Pastella.
“Forti degli studi operati con l’ingegner Ariano Mantuano, l’avvocato Francesco Vettori e il professor Giovanni Campeol – prosegue la nota stampa dell’associazione – abbiamo portato queste soluzioni in tutta Italia, ottenendo ottimi riscontri, ad esempio la sinergia con i sindaci in riviera del Brenta che hanno portato all’interramento della Dolo – Camin.
Abbiamo la presunzione di credere che una piccola parte di merito per questo cambio progettuale strategico sia pure nostra. Un ringraziamento in particolare a tutti politici che hanno portato le nostre istanze a livello romano con atti ufficiali. Ricordiamo l’onorevole Serena Pellegrino, il senatore Giovanni Piccoli, il più combattivo di tutti l’onorevole Dario Bond, il compianto senatore Paolo Saviane, l’allora onorevole Federico D’Inca e il senatore già deputato Luca De Carlo.
Speriamo di non aver dimenticato nessuna delle persone che hanno partecipato in 10 anni a questa battaglia, portata avanti anche dalla Regione Veneto con il Presidente Luca Zaia e l’assessore Roberto Marcato supportato dall’assessore Giampaolo Bottacin.
Dalla periferia dell’impero – conclude la nota – abbiamo contribuito a sistemare l’Italia dal punto di vista del trasporto energetico, ora speriamo si possa sistemare anche il Bellunese”.