Come comunicato con la lettera al Sindaco in data 3/2/23 (pubblicata nel sito
bellunoinbici.it), FIAB Belluno ha dato inizio alla campagna “Scrivi una cartolina al
Sindaco” che punta alla realizzazione di Belluno città 30, alla messa in sicurezza dei
passaggi pedonali, al completamento di una rete ciclabile, la Bicipolitana, al passo con
i tempi, come stanno facendo altre città, ad esempio Treviso, Mestre, Padova, Pesaro, Milano, Trento, Bolzano e molte altre. Una campagna per favorire la mobilità attiva, cioè la mobilità di chi va a piedi e in bicicletta, una mobilità che riduce l’inquinamento, l’emissione di gas clima-alteranti, il rumore, la congestione del traffico e l’occupazione dello spazio pubblico e migliora la salute.
La campagna sta avendo successo: già 300 cittadini e cittadine hanno scritto la loro
“cartolina al Sindaco”. Le cartoline, scansionate una ad una, verranno inviate un po’ alla
volta al Sindaco via PEC e, quando finirà la campagna, verranno, tutte insieme,
consegnate nelle mani del Sindaco. Non si tratta solo di residenti, perché Belluno è
Capoluogo di Provincia e, per di più, aspira a diventare una città turistica, quindi anche i
residenti dei comuni limitrofi e i turisti, cioè tutte le persone che vorrebbero potersi
muovere a Belluno in comodità e sicurezza a piedi e in bicicletta, sono invitate a scrivere
la loro “cartolina al Sindaco”, e già in molti lo stanno facendo.
Il prossimo fine settimana FIAB promuove in tutta Italia la Campagna #Città30Subito,
sostenuta anche da Legambiente, ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile),
Kyoto Club, Vivinstrada (Rete di associazioni per la cultura e la prevenzione stradale),
Salvaiciclisti, Fondazione Michele Scarponi, AMODO (Alleanza Mobilità Dolce), per
portare l’attenzione della cittadinanza sulla sicurezza stradale in ambito urbano.
“Con
#Città30Subito – dice Luca Polverini, consigliere nazionale FIAB – ribadiamo con forza
che la sicurezza stradale è un’emergenza da affrontare ora e con misure adeguate.
Vogliamo raggiungere quante più persone possibili per informarle di come ci sia
un’alternativa migliore rispetto all’attuale mobilità urbana e di come questa alternativa sia
alla portata più di quanto non si possa immaginare. Sono sempre di più le persone che
rivendicano con consapevolezza il diritto a muoversi in sicurezza.”
FIAB Belluno, con la campagna “Scrivi una cartolina al Sindaco” aderisce alla
campagna nazionale #Città30Subito e Sabato 25 febbraio 2023, dalle ore 9:30 alle ore
13:00, sarà, con un tavolino informativo, nell’area verde all’inizio del Ponte degli Alpini,
dove c’è il Cappello d’Alpino e dove corre la ciclopedonale. La scelta del luogo non è
casuale, infatti proprio il semaforo pedonale del ponte degli Alpini viene ritenuto inutile
dall’attuale Amministrazione comunale che ne prospetta l’abolizione. FIAB Belluno
ribadisce che il semaforo pedonale del Ponte degli Alpini è assolutamente indispensabile
perché facilita e rende sicuro il collegamento pedonale e ciclabile tra il popoloso quartiere
di Cavarzano e il centro di Belluno. L’Assessore Gamba propone, in alternativa, di usare il
sottopasso ciclopedonale della Cerva. Ebbene costringere chi va a piedi ad usare il
sottopasso è penalizzante, per non dire punitivo. Pensiamo soprattutto alle persone
anziane, ai bambini, ai genitori con carrozzella, a chi è costretto a muoversi in carrozzina,
a chi ha difficoltà motorie. Il sottopasso della Cerva non solo comporta un percorso più lungo, ma ha un tratto con forte pendenza – ben segnalato dal cartello “discesa pericolosa biciclette a mano”. Questo tratto, soprattutto per chi è anziano, ha difficoltà motorie o è
costretto a muoversi in carrozzina, non solo può essere pericoloso in discesa, ancor più d’inverno con il ghiaccio o quando piove con il bagnato, ma è anche faticoso in
salita.
Se poi guardiamo ai comuni limitrofi notiamo che a Ponte nelle Alpi, dopo numerosi incidenti occorsi a pedoni nell’attraversamento della Strada statale 50 che passa in
mezzo al paese, sono stati installati ben 4 semafori pedonali, e, sempre sulla SS 50, ne troviamo 2 a Sedico e 2 a Santa Giustina. Il perché è semplice: su una strada di forte traffico, come la statale 50, solo il semaforo pedonale a chiamata garantisce l’attraversamento pedonale in completa sicurezza, sempre a condizione che chi va in macchina si fermi al rosso, cosa he NON sempre accade al semaforo del Ponte degli Alpini. La sicurezza dei pedoni nell’attraversare la statale 50 a Belluno esige che NON venga toccato il semaforo del Ponte degli Alpini, che venga aumentato il tempo del verde pedonale per permettere un attraversamento sicuro anche a chi ha difficoltà motorie e che vengano installati altri semafori pedonali, penso al pericoloso incrocio tra via San Gervasio e Viale Europa, che mette in collegamento il polo scolastico Renier-Calvi e il quartiere di San Gervasio con via Feltre.
FIAB sottolinea che Belluno non è una circonvallazione, bensì una Città densamente popolata: non si devono far ricadere sui cittadini e le cittadine di Belluno gli
errori urbanistici – cioè l’assenza di una circonvallazione e l’attuale impossibilità di
costruirla – del passato. La sicurezza dei cittadini, degli anziani, dei bambini, di chi ha
difficoltà motorie e di chi è costretto ad usare la carrozzina devono essere messe al primo
posto. Per questo va difeso il semaforo pedonale del Ponte degli Alpini e bisogna
trasformare Belluno in una Città 30, perché la città 30 non è (solo) un limite di velocità
ma un modo diverso di vivere lo spazio pubblico, con più sicurezza e condivisione.
Pierluigi Trevisan
Presidente di FIAB Belluno APS
Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta