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Osservazioni degli Amici della Bicicletta sugli interventi per la sicurezza di pedoni e ciclisti annunciati dall’assessore Roccon

L’assessore Roccon è intervenuto recentemente sul Corriere delle Alpi indicando alcuni interventi che l’Amministrazione comunale intende realizzare per ridurre la velocità delle auto in città, per tutelare la sicurezza ai passaggi pedonali, per separare i percorsi pedonali da quelli dedicati ai ciclisti e per migliorare la qualità di alcuni tratti di ciclabile esistenti.
In particolare l’Assessore ha fatto riferimento:
1) all’esigenza di sistemare “quella che viene chiamata ciclabile” e che è “tutto tranne che un percorso dedicato ai ciclisti”, cioè la storica ciclabile di via Feltre che, sembra di capire, verrà migliorata e allargata per essere percorribile nei due sensi
2) alla riqualificazione del marciapiede di via Fantuzzi “verificando lo stato di salute delle alberature per capire se devono essere rimosse” e studiando il modo per dividere i percorsi pedonali da quelli ciclabili che oggi sono promiscui
3) alla necessità di verificare l’effettiva utilità del semaforo pedonale a chiamata alla fine del Ponte degli Alpini con l’apparente intento di rimuoverlo per favorire la circolazione delle auto

Considerando che l’assessore Roccon ritiene utile confrontarsi su questi temi anche con FIAB Belluno anticipiamo, in attesa di essere convocati, alcune nostre considerazioni.

1) Ciclabile di via Feltre.
E’ necessario innanzitutto ribadire che la stessa è una regolare ciclabile in sede riservata larga 1.50 m e monodirezionale, come previsto dalle norme in vigore (art.122 c.9 lettera “b” Regolamento Codice della Strada; art.6 c.2 lettera ”b” DM 557/1999).
Concordiamo invece sul fatto che la ciclabile è stata disastrata a seguito dei lavori di posa in opera della fibra e dalla precedente mancata manutenzione. E’ inoltre innegabile che la viabilità ciclabile in via Feltre deve essere migliorata.
In proposito ci torna utile fare riferimento al progetto di Bicipolitana (consultabile sul nostro sito www.bellunoinbici.it), presentato nel settembre del 2020, nel quale (linea rossa) si indicava la necessità di raddoppiare la ciclabile sul lato opposto della strada per favorire l’ingresso ciclabile in città.
Purtroppo la precedente amministrazione non ha avuto il coraggio politico di mettere in discussione i parcheggi a lato della strada per far posto alla ciclabile, nonostante il parcheggio ex MOI sia largamente sotto utilizzato. Quindi, che l’assessore Roccon valuti di fare “un’analisi dei parcheggi per capire dove collocare una pista ciclabile degna di tale nome…” ci fa ben sperare.

2) Marciapiede di via Fantuzzi
Concordiamo con l’Assessore che, quando possibile, è opportuno dividere i percorsi pedonali da quelli utilizzati da chi si sposta in bicicletta.
Il fatto è che il marciapiede di via Fantuzzi non ha la larghezza sufficiente per realizzare la suddivisione, che sarebbe possibile solamente a spese degli alberi esistenti.
Ma la sola ipotesi di rimuovere un filare di alberi, che hanno un forte potere di mitigazione delle temperature e una grande capacità di assorbire CO2 e polveri sottili, ci appare inconcepibile, anche alla luce del cambiamento climatico in atto, che porterà estati sempre più calde soprattutto nelle aree urbane. Siamo quindi dell’opinione che, qualora le piante del filare esistente risultassero deperite e pericolose, andrebbero semplicemente sostituite con altre.
La soluzione al problema posto dall’assessore si trova in via Diziani, come abbiamo indicato nel progetto di Bicipolitana (linea blu) al quale rimandiamo, che offre un collegamento ciclabile diretto e sicuro verso il centro – tra l’altro la realizzazione del percorso ciclabile all’interno del parco città di Bologna rientra proprio in questa direttrice – liberando così il marciapiede dai ciclisti.

3) Ipotizzata eliminazione del semaforo a chiamata alla fine del Ponte degli alpini
L’idea di rimuovere il semaforo a chiamata alla fine del Ponte degli Alpini ci vede invece in totale disaccordo con l’assessore Roccon.
Senza quel semaforo, infatti, il popoloso quartiere di Cavarzano verrebbe privato dell’unico passaggio ciclo-pedonale logico e sicuro sulla statale 50: chiunque decidesse di muoversi verso il centro senza l’auto dovrebbe infatti utilizzare il passaggio pedonale collocato dopo il ponte, a ridosso della curva, dove le auto arrivano veloci, superando spesso il limite di velocità di 50 km/h. Quel passaggio pedonale, collocato all’uscita di via Doglioni in un punto in cui la strada si allarga, è pericolosissimo proprio perché la larghezza della strada espone per un lungo tratto il pedone al rischio di essere investito.
Ricordiamo inoltre che lo scorso anno la precedente Amministrazione ha eseguito i lavori di allargamento del marciapiede di via Doglioni per ridurre il potenziale conflitto tra ciclisti e pedoni, realizzando le indicazioni del progetto di Bicipolitana (linea blu, verde e rossa). Dopo quell’intervento il semaforo a chiamata è diventato ancora più importante per gli spostamenti casa-lavoro, casa-scuola in bicicletta dall’Oltrardo verso il centro città.
Vogliamo anche ricordare che nella vicina Ponte nelle Alpi, dopo molti incidenti occorsi a pedoni proprio mentre attraversavano la ss 50, sono stati installati ben quattro semafori pedonali a chiamata.

In conclusione, ci sembra che sul tema della mobilità alternativa all’auto, manchi ancora una visione generale del problema.
Per questa ragione FIAB Belluno ha iniziato la campagna “Scrivi una cartolina al Sindaco”. Una nuova raccolta firme per rilanciare il progetto della Bicipolitana, approvato dal Consiglio comunale precedente, ma lasciato cadere dall’attuale Amministrazione.
Una campagna che punta alla realizzazione di una città a km 30, alla messa in sicurezza dei passaggi pedonali, al completamento di una rete ciclabile al passo con i tempi e con le realizzazioni di altre città venete come Treviso, Mestre, Padova, e italiane. Una campagna per favorire la mobilità attiva, cioè la mobilità di pedoni e ciclisti, una mobilità che riduce l’inquinamento, l’emissione di gas clima-alteranti, il rumore, la congestione del traffico e l’occupazione dello spazio pubblico. Inoltre, una rete ciclabile al passo con i tempi offre standard di accoglienza europei ai sempre più numerosi cicloturisti stranieri che visitano la nostra città.

Pierluigi Trevisan
Presidente di FIAB Belluno

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