
“In riferimento alle notizie di stampa di questi giorni relative alla necessità di realizzare una nuova sede per BIM Gestione Servizi Pubblici S.p.A. e per altre società pubbliche bellunesi, al di là delle problematiche procedurali evidenziate, condivido l’opportunità che le scelte sulla nuova sede vengano accuratamente ponderate dai sindaci soci, per riuscire ad ottimizzare i vari aspetti di competenza industriale e di opportunità
logistica. (uffici, spogliatoi, magazzini ed autorimesse…)”.

Lo sostiene Camillo De Pellegrin, presidente del Consiglio di Bacino Dolomiti Bellunesi Ambito Territoriale Ottimale “Alto Veneto” per il servizio idrico integrato.
“L’iter che porterà alla nuova sede deve trovare giustamente spazio per un dibattito approfondito tra i sindaci proprietari della società e allo stesso tempo membri del consiglio di Bacino.
Sono molti gli aspetti da affrontare, tra questi anche quello ambientale legato al consumo di suolo in alternativa al riutilizzo urbanistico di volumi edilizi già disponibili ed altrimenti vuoti in molti nostri comuni, precisando che tale investimento non ricadrà sulle tariffe all’utenza.
Dal punto di vista del Consiglio di Bacino, che affida a GSP la gestione del servizio idrico integrato, riteniamo anche che nelle valutazioni complessive si tenga in dovuta considerazione il tema dell’accessibilità agli sportelli per l’utenza, per un sempre più proficuo rapporto tra cittadino e gestore. Ci attendiamo infatti che la società individui una nuova collocazione degli sportelli per l’utenza, non solo servita di adeguati parcheggi, ma anche facilmente raggiungibile con servizi pubblici autoferroviari, ad esempio vicino alle stazioni o alle fermate di linee, se non direttamente in centro a Belluno.
Sono altresì convinto che i sindaci, nel loro ruolo di proprietari e affidatari del servizio sapranno anche contemperare le esigenze delle società con il mantenimento dei presidi nei centri abitati”.