48 ore per presentare la documentazione comprovante la regolarità della struttura. Ma non doveva essere già agli atti quella documentazione?
Compromesso raggiunto, comunque, ieri in Prefettura sul “Teorema Corsini” secondo il quale oltre allo storico Miramonti altre strutture ricettive alberghiere sarebbero fuorilegge a Cortina. Ma il problema sussiste solo a Cortina? Oppure Cortina è solo lo specchio eccellente dell’Italia, un po’ creativa e un po’ malandrina.
Sono tanti i fattori che ruotano intorno al teorema dell’immobiliarista romano Corsini, con i quali oggi anche la politica sta facendo i conti. C’è il lavoro, il turismo, l’immagine di chi le regole le ha sempre rispettate e ora si trova esposto nel mucchio di quelli che probabilmente non le hanno rispettate pienamente in questo Stato di perenne provvisorietà, proroghe e condoni che premia l’intraprendenza più che l’ottemperanza.
Sul tavolo vi sono la sicurezza, sulla quale nessuno pone la fiducia incondizionata a chicchessia, e il lavoro, inteso come salvaguardia dell’ occupazione, ma anche come business. Oltre all’immagine stessa della Perla delle Dolomiti.
E ancora. Da un lato la montagna, i suoi operatori, e dall’altro i rapaci dei fondi internazionale d’investimento pronti a gettarsi sulla preda di turno.
Seguiamo gli sviluppi, certi che approderemo ad una definizione che lascerà scontente entrambe le parti, vittime e carnefici.