Artioli-Svidercoschi: la coppia del gol si ripete
DOLOMITI BELLUNESI-PORTOGRUARO 2-1
GOL: pt 13′ Artioli; st 18′ Svidercoschi, 33′ Alcantara.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Cucchisi, Alari (st 16′ Conti), Sommacal, Macchioni (st 28′ Toniolo); Arcopinto (st 31′ De Carli), Tuninetti, Onescu; Artioli; Corbanese, Svidercoschi (a disposizione: Saccon, Fernandez, T. Cossalter, Alcides, Faraon). Allenatore: D. Zanin.
PORTOGRUARO: Muraca; Cofini, Zamuner, D’Odorico (st 36′ Facca); Franceschini (pt 39′ A. Zanin), Peresin, Basso (st 28′ Bronzin), Ferramisco, Lirussi; Alcantara, Bonaldi (st 41′ Burigotto)(a disposizione: Strasiotto, Franzini, Fantin). Allenatore: M. Conte.
ARBITRO: Fabio Rinaldi di Novi Ligure (assistenti: Alexandru Frunza e Yassine El Hamdaoui di Novi Ligure).
NOTE. Ammoniti: Ferramisco, Corbanese, Onescu, Cucchisi. Angoli: 5-4 per il Portogruaro. Recupero: pt 1′; st 5′.
C’è sempre la loro firma. Cambia solo l’ordine dei gol: contro Clodiense e Luparense, aveva aperto le marcature Svidercoschi e raddoppiato Artioli. Col Portogruaro, invece, Artioli la sblocca e Svidercoschi la chiude. Sì, sempre loro: tre partite e sei reti. Tre a testa. “Svider” e “Pippo” sono sempre più i gemelli del gol. E Virvilas si conferma un eccellente para-rigori: dopo aver ipnotizzato Fasolo, il portierone si ripete a distanza di due settimane esatte – questa volta su Bonaldi – ed evita l’1-1. Insomma, decisivo. Almeno quanto i marcatori al cubo, una difesa che concede poco (al netto della sbavatura costata il 2-1 di Alcantara), una mediana di lotta e di governo, un attacco che segna e fa segnare. Nessun dubbio: alla SSD Dolomiti Bellunesi remano tutte nella stessa direzione. E lo certifica il quarto risultato utile di fila.
TAGLIENTE – I padroni di casa partono forte: al 3′, un colpo di testa di Arcopinto viene parato miracolosamente da Muraca, mentre a ridosso del quarto d’ora si spezza l’equilibrio, sugli sviluppi di una punizione dalla destra di Artioli: la traiettoria è velenosa e tagliente. E nessuno riesce a deviare la sfera. Nessuno, ma non conta. Perché il pallone si accomoda in buca d’angolo, nonostante il tuffo di Muraca. È il vantaggio dolomitico. E il raddoppio potrebbe arrivare di lì a poco, quando Artioli veste i panni di assist man e serve Macchioni, che a tu per tu col portiere non inquadra il bersaglio. Poi, però, l’undici di Zanin si abbassa e il Portogruaro capisce che ci sono i margini per affondare il colpo. In particolare con Lirussi, la cui azione di stampo rugbistico, in piena area, viene sventata da una provvidenziale uscita a valanga di Virvilas.
ANTICA LEGGE – Il “Porto” è vivo. Anzi, è pericolosissimo. Lo è, al 13′, con un bolide di Alcantara, deviato in corner da un super Virvilas. E lo è soprattutto al quarto d’ora, nel momento in cui Macchioni sbilancia D’Odorico e l’arbitro decreta la massima punizione: il numero 12 lituano, però, fa calare ancora una volta la saracinesca e intercetta il penalty di Bonaldi. A quel punto, entra in scena l’antica legge del calcio, secondo la quale un gol fallito equivale a un gol subìto. Detto, fatto. Perché Svidercoschi vola in contropiede, anticipa Muraca in uscita e deposita il pallone nella porta sguarnita: 2-0. Poi, un infortunio difensivo, sfruttato da Alcantara, rende il finale “piccante”. Ma i tre punti hanno l’impronta dolomitica.
L’ANALISI – «Non era una gara per nulla facile e lo sapevamo – è l’analisi di mister Diego Zanin -. I ragazzi sono stati bravissimi a conquistare tre punti importanti, che ci danno continuità. In ogni caso, dobbiamo mantenere i piedi ben saldi a terra: ci sono ancora diverse cose da migliorare. Qualche patema nella ripresa? Saper soffrire è una qualità: in generale, la squadra mi è piaciuta nella gestione della gara». E mercoledì, il girone d’andata si chiude a Montebelluna.