“Facciamo in modo che la Giornata internazionale per la montagna sia una festa, per tutta la montagna italiana. L’assegnazione dei fondi Fonsmit è una buona notizia dei giorni scorsi, ma ora attendiamo la legge”. Sono le parole del sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, espresse in occasione della ventesima Giornata internazionale della montagna di domenica 11 dicembre. Istituita dall’Assemblea generale dell’ONU per favorire la consapevolezza sullo sviluppo sostenibile dell’ambiente montano, sulla sua biodiversità e sulla necessità di politiche ad hoc, la celebrazione diventa l’occasione per rivolgere, una volta di più, un appello al Governo rispetto alle necessità della gente delle terre alte.
“Vent’anni di Giornata internazionale della montagna eppure le comunità montane continuano a non avere i giusti riconoscimenti, a faticare per i diritti fondamentali e a non essere giustamente sostenute nel loro sacrosanto diritto di vivere nel loro territorio – riflette il sindaco -. Oggi, grazie al Governo precedente e all’ex Ministro Gelmini prima e ora grazie al Ministro Calderoli affiancato da Panza, si sta lavorando per una legge che riconosca i giusti fondi e studi politiche dedicate alla montagna. Arriva tardi, forse, ma noi abbiamo la speranza che arrivi e che ci sia ancora la possibilità di un’inversione di tendenza rispetto allo spopolamento e alla perdita di servizi. Il fatto che il Fondo nazionale per la montagna e del Fondo integrativo per i Comuni montani siano passati da 29,5 milioni a poco meno di 100 e che per il 2023 si prospetti un raddoppio è rassicurante e io spero si associ a iniziative che vanno nella direzione di sgravi fiscali per le attività economiche e di incentivi per l’insediamento di nuovi residenti. Il dissesto idrogeologico è un lato del problema, su cui da tempo, anche grazie alla Regione Veneto, si sta lavorando con buoni risultati, ma l’altro lato è la vita quotidiana della nostra gente fatta di negozi di vicinato che chiudono nei piccoli paesi, di forza lavoro che manca nelle imprese e di una comunità che va via via invecchiando. Ci sono segnali positivi, molto positivi, di famiglie che stanno trasferendosi qui dai grandi centri urbani e addirittura dall’estero, ma vanno sostenuti perché possano essere i germogli di un cambiamento”.
Infine un passaggio sul tema delle celebrazioni di quest’anno, “Le donne muovono le montagne”. “Bellunese, terra di immigrazione, per secoli ha visto come primo motore dell’economia e delle comunità proprio le donne – conclude il primo cittadino -, sono loro che restavano qui ad allevare i figli e a prendersi cura degli anziani quando gli uomini se ne andavano a cercare lavoro e fortuna. Ancora oggi reggono aziende agricole e attività commerciali anche nelle zone più impervie del nostro territorio di cui, da sempre come madri e lavoratrici hanno saputo prendersi cura”.