“Condividiamo la preoccupazione dell’Anci per i costi energetici, a Bergamo abbiamo portato la voce della montagna”. Sono le prime parole del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin a margine della XXXIX Assemblea nazionale di Anci tenutasi a Bergamo dal 22 al 24 novembre. Il primo cittadino ha partecipato ai lavori nelle giornate di martedì e di mercoledì, insieme al vice sindaco e assessore al bilancio Paolo Gamba. Tra i temi sul tavolo dell’assemblea, la nuova legge di bilancio approvata nelle scorse ore, il Pnrr e i costi energetici che stanno mettendo in forte difficoltà le casse pubbliche.
“Per noi amministratori di comuni di montagna quello dell’energia è forse il problema principale in questo momento – dichiara il sindaco -, ci avviciniamo all’inverno e la preoccupazione sale. Condividiamo perciò la riflessione del sindaco di Bari e presidente dell’Assemblea nazionale Anci Antonio Decaro e ci auguriamo una presa di posizione forte, sul tema, da parte del nuovo governo. La legge di bilancio, almeno quanto ne è emerso finora, ci lascia ben sperare ma occorre introdurre un distinguo tra i territori di mare e di pianura e quelli montani”.
La previsione nazionale è quella di un aumento medio dei costi energetici che si avvicina al 100 per cento, per i Comuni. A Belluno la previsione è anche più nera. Nel 2021 le bollette dell’elettricità hanno pesato sulle casse comunali per 1 milione 116 mila; per il 2022, ad oggi, la spesa è già di 1 milione 884 (ottobre compreso) su una previsione annua complessiva di 2 milioni e 100 mila euro, il doppio rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda il metano nel 2021 sono stati spesi 379 mila euro, di gasolio 325 mila euro, mentre per l’anno in corso il costo sostenuto per il metano è di 779 mila euro (ad oggi) e di 320 mila per il gasolio (dato aggiornato a settembre). La previsione 2023 è di 210 mila euro di gasolio e 790 mila di metano, per 1 milione di euro complessivo. Rispetto a questi dati, dal Comune di Belluno si alza la richiesta di politiche ad hoc per le aree montane.
Per coprire i costi, quindi sperare di chiudere il bilancio 2022 con il segno positivo, Anci ha chiesto al governo sostegni complessivi per 200 – 300 milioni di euro. Nel decreto accise approvato martedì insieme alla legge di bilancio, per l’anno in corso sono previsti 150 milioni di euro.
“Non possiamo accettare di dover tagliare i servizi essenziali, per questo l’istanza è stata rivolta al governo in modo chiaro e forte da parte degli enti locali – conclude il sindaco -, siamo certi arriveranno segnali positivi. Ne abbiamo già visti dalla legge di bilancio. Io però, come sindaco di un comune di montagna, chiedo qualcosa in più e non si tratta di trattamenti di privilegio rispetto agli altri territori, ma di permettere alla gente di montagna di vivere allo stesso modo, con gli stessi aiuti, di quella di pianura. Da noi i costi energetici pesano di più, l’inverno è più lungo e più rigido rispetto alle zone non in quota, la spesa sostenuta da enti locali e famiglie per il riscaldamento è necessariamente superiore, di molto, ad altre parti d’Italia e di questo si deve tenere conto. Ecco, alla richiesta dell’Anci io aggiungo questa, per tutte le aree montane”.