Costi energetici nelle terre alte sono una bomba a orologeria. Sia il tema prioritario di questa campagna elettorale
Belluno, 24 agosto 2022 – “Tra taglio dei parlamentari e scelte delle segreterie di partito, il Bellunese e la montagna italiana più in generale rischiano la marginalità istituzionale. Sia chiaro però che non lo permetteremo. Sono convinta che gli stessi corpi intermedi delle aree montane – associazioni di categoria e sindacati – saranno chiamati a far sentire ancora più forte la loro voce. Come industriali, faremo la nostra parte fino in fondo. Davanti abbiamo un autunno difficilissimo. I costi dell’energia, in particolare nelle terre alte, sono una bomba sociale a orologeria. Chiunque verrà, dovrà farsene immediatamente carico”.
Ad affermarlo – dopo l’ufficializzazione dei candidati in vista delle politiche 2022 – è Lorraine Berton, presidente degli Industriali bellunesi.
“Non entro nel merito delle decisioni dei singoli partiti, ma è evidente che – nella stragrande maggioranza – sono prevalsi altri criteri rispetto a quelli della rappresentanza territoriale, come sottolineato anche da Uncem. Questo però non fa venire meno il nostro impegno di Associazione di categoria, profondamente ancorata sul territorio e orgogliosamente bellunese”.
“Con la rete di Confindustria per la montagna, accanto a tutte le Associazioni degli industriali delle aree montane italiane, continueremo a fare massa critica e a esigere la giusta attenzione. Siamo, oggi più che mai, convinti della necessità di rafforzare i legami con i territori che hanno le nostre stesse criticità e potenzialità. Il network che in questi anni abbiamo coltivato con colleghi imprenditori, Istituzioni, università e centri di ricerca sarà la base per portare avanti battaglie comuni”.
Berton porta un esempio: “Con la legge quadro sulla montagna – che avevamo contribuito a redigere e arrivata in Commissione Bilancio alla Camera dopo l’ok del Governo – ce l’avevamo quasi fatta, poi sono prevalse irresponsabilità e miopia. Da qui però si deve ripartire: inutile guardare indietro”.
“Ora la nostra assoluta priorità sarà quella di affrontare il caro-bolletta. Il problema accomuna tutto il Paese ma in montagna – dove i costi sono storicamente più alti – servono misure ad hoc. Qui l’inverno arriva prima: può sembrare una constatazione banale ma – con gli aumenti di questi giorni – è un vero e proprio dramma per famiglie e imprese”.
“I partiti hanno fatto le loro scelte, dimostrando che del Bellunese interessa poco o nulla. A noi invece interessa perché è qui che vogliamo continuare a vivere e fare impresa. Per questo perseguiremo tutte le strade possibili per avere risposte, coinvolgendo i pochi candidati bellunesi in lista ma anche rivolgendoci a tutti coloro che possono contribuire a portare le nostre richieste a Roma”, aggiunge Berton.
“Di fronte al calo drastico – già certo – dei parlamentari bellunesi e della montagna, i pochi che saranno eletti da queste terre avranno la responsabilità di farsi carico delle istanze del territorio anche a costo di anteporle alle ragioni di parte. Spero che la logica partitica non sia sempre quella prevalente. Non ce lo possiamo permettere”, la conclusione di Berton.