Belluno, 23 – 08 – 22 Verso le 12.40 dal Rifugio Lunelli è giunta la chiamata di un escursionista, la cui compagna era caduta infortunandosi a una gamba lungo il sentiero 164, a circa 30-40 minuti di distanza. Una squadra della Val Comelico si è portata dall’infortunata, una 57enne di Padova, e le ha immobilizzato la gamba per poi trasportarla fino alla macchina con la quale si è allontanata autonomamente.
Il Soccorso alpino della Val Biois è invece intervenuto nella Val di Focobon, dove una turista cubana di 31 anni si era addentrata dopo aver sbagliato direzione ad un bivio. La ragazza, contatta al cellulare e reindirizzata sul sentiero che aveva abbandonato, è stata raggiunta in jeep e tranquillizzata, dato il forte stato di agitazione, per poi essere accompagnata al Rifugio Bottari, destinazione iniziale della sua camminata.
Colle Santa Lucia (BL), 23 – 08 – 22 Attorno alle 12.15 la Centrale del Suem è stata allertata dalla pilota di un parapendio precipitata vicino alla strada, che da Caprile porta a Colle Santa Lucia. La 42enne di Feltre (BL), perso il controllo della vela, era finita tra gli alberi e poi a terra. Sbarcati nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno raggiunto la donna e le hanno prestato le prime cure per un sospetto trauma alla schiena. Caricata in barella, l’infortunata è stata accompagnata all’ospedale di Belluno.
Moena (TN), 23 – 08 – 22 Si è concluso intorno alle 3.30 di questa notte un intervento per la ricerca e il recupero di un escursionista residente a Torino del 1988, il cui mancato rientro era stato denunciato al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 21.15 di ieri. Purtroppo, il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato nei pressi della forcella del Ciadin, circa 200 metri più a valle del sentiero attrezzato Bepi Zac (Cime di Costabella, a nord del passo San Pellegrino), a una quota di circa 2.550 m.s.l.m..
L’escursionista era partito dal rifugio Taramelli in val di Fassa e aveva lasciato detto di voler percorrere il sentiero attrezzato Bepi Zac per raggiungere Cima Uomo. In prossimità della forcella del Ciadin è precipitato in un dirupo, in un tratto del sentiero dove non c’è il cordino metallico.
Le ricerche, partite immediatamente dopo la denuncia del mancato rientro, hanno coinvolto gli operatori della Stazione Centro Fassa che hanno perlustrato la zona della Val San Nicolò, lungo il versante nord di Costabella, mentre una squadra della Stazione di Moena ha percorso il sentiero attrezzato Bepi Zac da passo delle Selle, e una seconda squadra ha perlustrato la parte a valle tra l’Om Picol e la parete sud di Cima Ciadin e Cima Uomo. Attivata anche la vicina Stazione della Val Biois del Soccorso Alpino Veneto per perlustrare la parte sovrastante località Fuciade e la Val Tegnousa. Intorno alle 1.30, i soccorritori che si trovavano lungo il sentiero attrezzato Bepi Zac hanno potuto individuare il punto dove si trovava l’uomo, sentendo il suo cellulare che veniva fatto squillare a intervalli regolari. Arrivati sul posto, per lui non c’era ormai nulla da fare. Dopo il nulla osta delle autorità competente, la salma è stata trasportata via terra fino a passo San Pellegrino e affidata al carro funebre.