Alleghe (BL), 21 – 08 – 22 Alle 11.50 la Centrale del Suem è stata allertata da una coppia di escursionisti in difficoltà, dal momento che, durante la salita del sentiero numero 750 di Ru de Porta verso il Coldai, arrivati a un tratto attrezzato con corda di metallo, la ragazza era stata colta da una crisi di panico e non era più in grado di muoversi. Individuati dall’equipaggio dell’elicottero di Dolomiti Emergency a circa 2000 metri di quota, entrambi – lei 32 anni di Martellago (VE), lui 30 anni di Montebelluna (TV) – sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con il verricello e trasportati ai Piani di Pezzè.
Belluno, 21 – 08 – 22 Alle 11.50 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato per un’escursionista di 58 anni di Santa Giustina (BL), che si era sentita poco bene, dopo essere partita dal Rifugio Capanna Trieste in direzione del Vazzoler con un gruppo di persone. La donna, che si trovava all’altezza del bivio tra i sentieri 555 e 558 è stata raggiunta da una squadra in jeep e trasportata all’ospedale di Agordo per le valutazioni del caso. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza è invece intervenuta a Forcella Lavaredo per una turista di Cassino (FR) di 66 anni, che aveva riportato un trauma alla caviglia L’infortunata è stata portata a Misurina e affidata all’ambulanza diretta a Cortina.
Il Soccorso alpino di Livinallongo è stato invece inviato sulla Strada de la Vena a Larzonei, per una 66enne di Brescia che si era fatta mala a una caviglia ed è stata trasportata al rendez vous con l’ambulanza. L’elicottero di Dolomiti Emergency è poi volato sul sentiero che dal Coldai scende ai Piani di Pezzé, per una donna scivolata riportando un sospetto trauma alla caviglia. Sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso, i soccorritori hanno prestato prima assistenza all’escursionista per poi spostarla in un punto sicuro a causa della presenza dei cavi della teleferica, per l’imbarco avvenuto con un verricello corto e il successivo trasporto all’ospedale di Agordo. Una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza ha infine raggiunto una turista statunitense di 55 anni con una probabile frattura alla caviglia, dopo essere scivolata sul sentiero Bonacossa nei pressi di Forcella Longeres. La donna è stata poi recuperata dall’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, decollata per l’ospedale di Brunico.
Belluno, 21 – 08 – 22 Questa mattina attorno alle 7 l’elicottero di Dolomiti Emergency è decollato in direzione del Civetta, poiché due escursionisti al rientro ieri dalla normale erano usciti dal sentiero e avevano passato la notte all’addiaccio. I due, un 46enne di Padova e un 47enne di Pianiga (VE), dopo essere saliti dalla Ferrata degli Alleghesi, avevano proseguito il cammino per tornare a valle, ma lungo il Sentiero Tivan avevano perso la traccia, finendo tra i mughi in un canale 200 metri più in basso e lì avevano passato la notte, lanciando poi l’allarme sfiniti. Dopo averli individuati durante il sorvolo, l’eliambulanza ha sbarcato nelle vicinanze in hovering il tecnico di elisoccorso, che li ha raggiunti e aiutati a tornare con lui nel punto agevole per il recupero. Una volta imbarcati, i due escursionisti sono stati lasciati a Pala Favera.
Alle 8.30 circa l’elicottero è poi volato ai piedi dello Spiz d’Agner, dove un alpinista era rimasto ferito dalla caduta di un sasso. Il 51enne di Bergamo si trovava con tre compagni quasi in forcella, sull’ultimo tiro dello zoccolo che porta all’attacco della Via Oggioni, quando una pietra arrivata dall’alto lo aveva colpito alla mano, procurandogli un importante trauma. Dall’eliambulanza il tecnico di elisoccorso è stato calato con un verricello di 95 metri, ha raggiunto l’infortunato e con lui ha superato l’ultimo tiro di corda fino alla forcella, da dove sono stati issati entrambi a bordo con 60 metri di verricellata. Lo scalatore è stato trasportato all’ospedale di Agordo, mentre i suoi compagni rientravano autonomamente.