“Parlerò con i giovani, cercherò di capire cosa ne pensano. Organizzeremo incontri nelle scuole, ma il problema riguarda anche gli adulti”.
Le prime parole del sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin dopo la violenza avvenuta a Borgo Prà, sono un impegno a non lasciare cadere quanto avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, ma sono anche una promessa rivolta a ragazzi e adulti. Il grave episodio di violenza sessuale è emerso quando la minorenne si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale di Feltre. E la dottoressa che l’ha visitata ha immediatamente inoltrato la segnalazione ai carabinieri. che ora si stanno occupando del caso.
Ancora di barriere si parla, ma mentali. Abbatterle sarà l’obiettivo a cui la giunta lavorerà nei prossimi mesi, a maggior ragione dopo l’episodio di questa settimana.
“Non voglio cadere a mia volta nello stereotipo di stupirmi che a Belluno accadano queste cose – ha detto il primo cittadino -, accadono in altre città e la nostra non fa eccezione. Piuttosto è il momento di rimboccarsi le maniche e di coinvolgere anche i ragazzi nel tema, perché in futuro il rispetto tra uomo e donna non sia più un argomento di cui parlare nei tribunali. Parlo di giovani, perché abbiamo in mente specifici progetti rivolti agli istituti e perché vogliamo sensibilizzare le nuove generazioni lavorando in prospettiva futura, ma sappiamo bene come quello della violenza di genere sia un fenomeno diffuso, forse di più, tra gli adulti”. L’intenzione di avvicinare gli under 30 a Palazzo Rosso, di mescolare le generazioni e di realizzare progetti nati dalle idee degli adolescenti era già stata presentata in campagna elettorale e in queste prime settimane di operatività il primo cittadino ha parlato con due gruppi di ragazzi attivi a Belluno per iniziare il percorso.
“Un tema come questo, va affrontato senza giri di parole e senza peli sulla lingua – conclude il sindaco -, è ora di scalzare l’idea di forza e di potere legata all’uomo e di debolezza e sottomissione legata alla donna”.