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lunedì, Marzo 20, 2023
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Interventi di soccorso in montagna. Un malore mortale

Belluno, 17 – 07 – 22   Questa mattina verso le 11 la Centrale del Suem ha attivato il Soccorso alpino della Val di Zoldo per un escursionista colto da malore, mentre in compagnia, partito da Brusadaz, risaliva il sentiero numero 499 del Monte Ponta. F.B., 54 anni, di Mogliano Veneto (TV), che aveva lamentato un improvviso dolore toracico e si era poi accasciato a terra, era stato subito assistito dai presenti, ai quali erano poi subentrati nelle manovre di rianimazione equipe medica e tecnico di elisoccorso dell’elicottero di Dolomiti Emergency, sbarcati nelle vicinanze tra gli alberi, dopo aver individuato il punto. Purtroppo per l’uomo non c’è stato niente da fare. La salma è stata imbarellata, recuperata e trasportata a valle per essere affidata al carro funebre. Sul posto anche il Soccorso alpino della Val di Zoldo.

Il Soccorso alpino di Feltre è invece intervenuto a Lamon, un centinaio di metri prima delle Cascate del Salton, dove, percorrendo il sentiero assieme al marito e ad amici, una donna era scivolata con conseguente possibile frattura della caviglia. Raggiunta da una squadra, a E.C., 56 anni, di Volpago del Montello (TV), è stato messo un tutore e le è stata stabilizzata la gamba. I soccorritori hanno poi aperto un varco tra la vegetazione per facilitare il recupero, ultimato dal tecnico di elisoccorso dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore con un verricello di 45 metri. L’infortunata è stata quindi accompagnata all’ospedale di Feltre.

L’elimbulanza è poi volata sul tracciato della Transcivetta, per la caduta di un’atleta all’altezza del Coldai. S.B., 40 anni, di Maniago (PN), che era ruzzolata tra le rocce, si era fatta male a una gamba ed era assistita dal personale del Soccorso alpino, è stata imbarcata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 35 metri, dopo una prima verifica delle condizioni da parte del medico di bordo, e portata all’ospedale di Belluno.

Una squadra del Soccorso alpino del Centro Cadore è intervenuta lungo la strada che sale verso il Rifugio Cercenà, a Domegge di Cadore, poiché, uscito di strada con la moto, nel tentativo di riportarla sulla carreggiata un 26enne di Lorenzago di Cadore (BL), aveva riportato uno strappo muscolare. Una squadra ha aiutato il ragazzo a recuperare il mezzo, per poi accompagnare lui al rendez vous con l’ambulanza, diretta all’ospedale di Pieve di Cadore.

L’elicottero di Dolomiti Emergency è invece stato inviato dalla Centrale del 118 sotto Forcella Ra Valles, in quanto, percorrendo il sentiero che da Piè Tofana porta a Ra Valles, una coppia era uscita dal tracciato finendo incrodata, incapace di proseguire o tornare sui propri passi. I due, M.C., 32 anni, di Vicenza lui e F.T., 27 anni, di Padova lei, sono stati individuati e issati a bordo utilizzando il verricello, per poi essere lasciati a Fiames.

Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è andata in aiuto di una ciclista caduta dalla propria mountain bike a pedalata assistita, mentre con un gruppo stava salendo da Passo Valles verso il Col Margherita. Ad A.P., 44 anni, di Milano, che aveva riportato nell’urto a terra la probabile rottura del gomito, è stato innanzitutto immobilizzato il braccio, dai soccorritori arrivati in fuoristrada da lei, 200 metri circa sotto Col Margherita. La donna è stata poi portata fino all’ambulanza della Croce Verde, partita in direzione dell’ospedale di Agordo.

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha effettuato una seconda missione lungo il tracciato della Transcivetta, questa volta nel comune di Alleghe, in Val Civetta, sotto il Rifugio Tissi, per uno dei partecipanti colto da malore. Sbarcati in hovering nelle vicinanze equipe medica e tecnico di elisoccorso, è subito stata data una prima valutazione delle condizioni di G.Z., 58 anni, di Vicenza, caricato poi a bordo e trasportato per accertamenti all’ospedale di Agordo.

L’elicottero di Dolomiti Emergency è invece volato sopra il Passo Silvella, Comelico Superiore, dove un ciclista, che faceva parte di un gruppo di amici, aveva perso il controllo della mountain bike, cadendo a terra e sbattendo il volto in una zona verso il confine con l’Austria. A.G., 61 anni, cittadino svizzero, ha ricevuto le prime cure a seguito del possibile trauma cranico e facciale riportati dall’equipe medica scesa in hovering. Una volta imbarcato con il verricello dal tecnico di elisoccorso, l’infortunato è stato accompagnato all’ospedale di Belluno.

Successivamente, verso le 17, l’eliambulanza di Fiames è intervenuta sulla Ferrata Dibona al Cristallo, per tre escursionisti illesi, incapaci di proseguire. Padre, madre e figlia adolescente svedesi, erano infatti bloccati all’altezza di forcella Grande. Caricati a bordo in hovering, sono stati poi lasciati a Rio Gere.

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