Belluno, 7 luglio 2022 – Nel penultimo consiglio comunale della triste era Massaro, con i voti contrari del sottoscritto, di Insieme per Belluno e della Lega, passa il provvedimento che permette alla proprietà l’allargamento del supermercato fino a 1500 mt.
Scusa ufficiale dei favorevoli: “l’avrebbero fatto ugualmente; almeno otteniamo qualche miglioria”.
Sbagliato!
Un supermercato con 350 mq in meno perde quasi 2 milioni l’anno! Ci hanno creduto solo loro che l’avrebbero fatto ugualmente!
Così, una buona parte della maggioranza che reggeva il sindaco Massaro, si salda con una parte dell’opposizione di destra e permette questo scempio.
In cambio di una mezza corsia ciclabile si affossa definitivamente la viabilità di scorrimento e di penetrazione in città; senza alcuna programmazione e pianificazione urbanistica degna di questo nome si permette la demolizione di un edificio con caratteristiche architettoniche peculiari e simbolo di un periodo storico italiano.
In cambio? Un piatto di lenticchie.
Ma siccome l’affare non era ancora sicuro (vedi Petizione popolare) la proprietà decide, con una scia presentata il 5 Luglio, di abbattere l’edificio; e inizia i lavori il 6 luglio.
Nel cartello obbligatorio si legge: “Manutenzione straordinaria edificio esistente per rifacimento pensilina di copertura”.
Sembra una presa in giro: vogliono costruire un supermercato o ristrutturare l’esistente? In comune è depositato il progetto del supermercato ma la demolizione viene spiegata come ristrutturazione!!!
Qualcuno può crederci?
In realtà sembra un blitz per mettere tutti di fronte al fatto compiuto!
Ha fallito la politica, incapace di governare i processi e incapace di immaginare una città diversa e più a misura degli uomini e delle donne che la vivono.
Hanno trionfato i poteri economici locali.
Paolo Bello