Venezia, 30 aprile 2021 – “Zaia non solo decide di disertare ancora una volta il Consiglio Regionale e di presentarsi soltanto in Commissione, ma lo farà con un regolamento ad hoc e con i tecnici su cui continua a scaricare le responsabilità delle scelte. Non è il sovrano assoluto del Veneto bensì, nonostante il grande consenso, il presidente della Regione: confrontarsi in aula con l’opposizione dovrebbe essere la normalità, non una gentile concessione”. È quanto affermano in una nota congiunta le minoranze a Palazzo Ferro Fini (Partito Democratico, Veneto che Vogliamo, Europa Verde, Movimento Cinque Stelle e lo speaker Arturo Lorenzoni) dopo aver appreso le modalità di svolgimento della Quinta commissione convocata per martedì prossimo alle 12 con l’audizione del presidente della Giunta.
“Non è assolutamente vero che Zaia verrà in Commissione su richiesta delle minoranze: noi lo volevamo in Consiglio, senza nascondersi dietro alla presenza dei tecnici e così era stato garantito dal vicepresidente dell’aula Finco martedì scorso. La motivazione per cui Zaia pretende di andare soltanto in Commissione è molto semplice: in Consiglio potrebbe intervenire solamente lui, dovendosi assumere le responsabilità delle scelte prese nei mesi passati. In Commissione, invece, potrà portare con sé i dirigenti della Regione scaricando su di loro l’onere di dare le risposte. La vicepresidente della commissione Sanità Anna Maria Bigon si è fatta portavoce delle nostre richieste con la presidente Sonia Brescacin, ma la maggioranza ha deciso da sola le regole del gioco. Su un tema così delicato vogliamo avere la possibilità di fare, finalmente, tutte le domande che riterremo necessari sulla gestione della pandemia. Anche cose che i tecnici non possono dirci perché non spetta a loro. Invece si vuole trasformare l’appuntamento di martedì in un’altra conferenza stampa modello Marghera. Senza neanche i giornalisti però, visto che non saranno ammessi a Palazzo Ferro Fini e potranno seguire i lavori solo online. Se proprio Zaia considera decisivo farci incontrare i suoi tecnici, la soluzione è semplice: al mattino si faccia l’audizione con i dirigenti in Commissione e nel pomeriggio il confronto con il presidente”.
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