«Tutte le iniziative organizzate nel solco della legittimità e di un dialogo civile vanno nella direzione di supportare quanto l’Associazione sta svolgendo in via istituzionale».
Così il presidente di Federalberghi Belluno Dolomiti Walter De Cassan commenta i flashmob che nella giornata di martedì 19 gennaio hanno caratterizzato alcune località turistiche.
«Federalberghi rilancia ancora una volta l’appello alla politica affinché la montagna e la filiera legata all’economia turistica siano considerate per quanto effettivamente valgono; da mesi predichiamo scelte precise, decisioni chiare, certezza sulla possibilità di lavorare o in alternativa congrui ristori nel caso la gravità della situazione sanitaria sconsigliasse di accendere i motori delle centinaia di imprese impegnate nel territorio».
«I temi emersi nei flashmob di martedì e le metodologie usate – continua De Cassan – sono assolutamente condivisibili e ci aiutano nel porre l’accento sulla gravità della situazione e sulla responsabilità che gli imprenditori locali stanno dimostrando nell’affrontare questo momento. Da parte nostra continuano quotidianamente le relazioni con tutti i livelli di rappresentanza associativa e politica in ambito locale, regionale e nazionale».
«Le principali richieste che portiamo avanti da mesi sono di varia natura e sono frutto del confronto costante coi i nostri associati dai quali raccogliamo purtroppo tanta delusione e preoccupazione: dalla necessità di avere certezze sui tempi e modi di apertura delle attività al tema dei ristori che, per la montagna, vanno calcolati in modo diverso da quanto fin qui fatto; dall’ampliamento dell’esenzione IMU all’allargamento della platea dei crediti di imposta per le imprese che operano in affitto; dalla riparametrazione delle imposte locali come ad esempio la tassa rifiuti ad un intervento deciso su costi fissi quali, ad esempio, il Canone RAI o la SIAE».