Confartigianato Belluno ha presentato questa mattina in conferenza stampa il progetto “De Artibus”, ultima iniziativa varata dall’associazione di Piazzale Resistenza per promuovere il made in Dolomiti e le peculiarità del lavoro degli artigiani bellunesi, attraverso alcuni video emozionali girati all’interno dei laboratori artigiani del territorio.
«De Artibus è uno dei segni di speranza che vogliamo dare – commenta la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella -. Tutte le imprese hanno una storia di generazione precedenti, che hanno vissuto momenti difficili. Nel lungo cammino di ogni singola realtà, ci sono sempre difficoltà da superare. E il Covid è una di queste. Ma la resilienza che contraddistingue l’artigianato e la passione del lavoro ci faranno andare avanti anche stavolta. In “De Artibus” abbiamo voluto evidenziare proprio questo: la storia, la flessibilità, la maestria e la forza dei nostri artigiani, con un messaggio forte per le imprese nonostante il momento difficile».
Il progetto, realizzato grazie a un cofinanziamento della Camera di Commercio di Treviso e Belluno per un investimento complessivo di 15mila euro, è partito dall’idea di creare delle pillole audiovisive di racconto, attraverso le tecniche d’impatto dello storytelling in cui i veri protagonisti descrivono, in maniera breve ma empatica, la loro storia e il loro prodotto. Sono stati scelti dieci presidenti di mestiere, per raccontare tutto l’artigianato bellunese: Arianna Piazza (orafi), Cristiano Gaggion (dolciari), Luigi Fant (sartoria), Alessandro Michielli (ferro battuto e lavorazione artistica dei metalli), Guerrino Argenta (frigoristi), Sandro Francescon (copisterie e legatorie), Andrea De Biasi (legno per edilizia), Alberto Ghedina (panificatori), Lorenzo Battistel (fitness) e Giovanni Mazzoran (legno arredo). I video sono stati girati tra ottobre e novembre dalla troupe del videomaker Daniele Marcassa. E montati nel mese di dicembre, anche per essere trasmessi alla “Zanzega”, programma serale di Antenna3 curato proprio da Marcassa.
«I video saranno poi veicolati anche attraverso i canali social dell’associazione e delle singole imprese – spiega il direttore di Confartigianato, Michele Basso -. Si tratta di un inno al sapere artigiano, ma anche di una promozione dell’intero territorio bellunese, attraverso le sue peculiarità, i suoi prodotti e il lavoro degli artigiani. Un progetto che non si ferma qui, ma guarda al futuro e punta dritto alle Olimpiadi 2026, quando l’artigianato sarà chiamato a collaborare per l’accoglienza e per la costruzione dell’evento. Sarà una grandissima opportunità per il nostro territorio».
«Per arrivare alle Olimpiadi, bisogna costruire dal basso la visibilità del territorio. E “De Artibus” va proprio in questa direzione – il commento del presidente della Camera di Commercio, Mario Pozza -. Come ente camerale abbiamo creduto fin dall’inizio in questo progetto, che ha il pregio di raccontare il territorio attraverso il lavoro degli artigiani. È un servizio davvero importante per tutto il sistema del made in Italy».
Oltre alla promozione, “De Artibus” si prefigge anche l’obiettivo di agevolare la transizione digitale delle imprese. «È per questo che abbiamo deciso di puntare su materiale video, perché l’artigiano è un artista con il suo lavoro, ma spesso non si avvale di innovazione tecnologica. Invece crediamo sia fondamentale, soprattutto nel mercato attuale – conclude la presidente Scarzanella -. Confartigianato fa la sua parte, come sempre. Ma in questo momento abbiamo bisogno di sicurezza: possiamo guardare al futuro con maggiore ottimismo, perché c’è il vaccino che costituisce uno spiraglio di luce. Però auspichiamo che ci siano accordi e compromessi al governo per superare il momento e garantire maggiore stabilità».