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La Provincia in sopralluogo a Cibiana di Cadore. Padrin: «Mai come in queste occasioni ci si rende conto della necessità di infrastrutture per la montagna»

Cibiana di Cadore

Un sopralluogo sui territori colpiti dall’emergenza neve. Dopo la partecipazione al Com di Santo Stefano, la Provincia ha voluto toccare con mano anche la situazione di Cibiana di Cadore. E questa mattina il presidente Roberto Padrin – con il consigliere delegato alla Protezione Civile Massimo Bortoluzzi – è stato in visita dal sindaco Mattia Gosetti, anche per ringraziare i 50 vigili del fuoco impegnati da due giorni a supporto del Comune cadorino, per la rimozione della neve dai tetti e dalle strade interne del paese.

«Siamo andati a Cibiana per renderci conto della situazione e delle difficoltà – afferma il presidente Padrin -. Il sindaco Gosetti, punto di riferimento della comunità insieme al vice sindaco, si è immediatamente attivato per risolvere i problemi creati dall’enorme quantità di neve. E con gli aiuti arrivati da Protezione Civile, vigili del fuoco e volontari la vita della comunità cibianese sta tornando lentamente alla normalità».

La rimozione della neve dai tetti delle abitazioni prosegue infatti senza intoppi. E le previsioni meteo, dopo le brevissime nevicate della notte scorsa, tendono al bello per i prossimi giorni. «La situazione è in miglioramento – conferma il sindaco, Mattia Gosetti -. Ringrazio tutti coloro che ci hanno dato una mano in queste giornate difficili, dal ministro D’Incà, che ci ha raggiunto telefonicamente, dai vigili del fuoco alla Protezione Civile, dalla Regione alla Provincia. La vita in un paese di montagna non è semplice, ma la mia comunità ancora una volta ha saputo rimboccarsi le maniche». Al ringraziamento dei volontari e delle forze in campo si unisce anche il consigliere provinciale delegato Bortoluzzi: «La forza della montagna si è vista ancora una volta nei volontari, attivi in Comelico, a Cibiana, in Agordino… Persone che hanno lasciato gli affetti in giornate di festa per dare una mano alle comunità dell’alto Bellunese. Davvero senza questi uomini e queste donne, che confermano l’ottimo funzionamento del sistema di Protezione Civile, il nostro territorio sarebbe molto più povero. Grazie anche i vigili del fuoco e a tutti coloro che hanno collaborato in queste giornate difficili».

«Cibiana rappresenta uno dei simboli di questa ennesima emergenza maltempo – conclude il presidente Padrin -. Mai come in queste occasioni ci rendiamo conto di quanto servano infrastrutture adeguate per la montagna. E fondi speciali. Perché si è visto che il problema non è gestire l’emergenza, ma la mancanza di risorse per gli enti locali, costretti a fare i conti con situazioni e criticità completamente diverse rispetto a quelle della pianura».

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