“Come possono Regioni e aziende di trasporto garantire i nuovi piani per il trasporto scolastico se devono agire a saldo invariato? Il Governo faccia chiarezza e assicuri risorse e coperture, altrimenti a gennaio meno della metà degli studenti potrà tornare in classe”.
A meno di un mese dall’annunciato ritorno in classe – seppur contingentato – degli studenti delle scuole superiori, il senatore e coordinatore veneto di Fratelli d’Italia Luca De Carlo denuncia l’ennesima falla nel sistema.
Il 7 gennaio è infatti previsto il ritorno a scuola in presenza per il 75% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, mentre i mezzi pubblici del trasporto scolastico potranno essere utilizzati solo al 50% della loro capienza: “La Regione Veneto ha svolto perfettamente il suo compito, realizzando un piano per i trasporti dal valore di 31 milioni di euro”, spiega De Carlo. “Ma se il Governo dice che il servizio va garantito a saldi invariati, quale sarà la regione o l’azienda che accetterà di accollarsi le spese? In questo modo, i piani regionali non potranno mai essere attuati”.
Sono 213mila gli studenti delle scuole superiori in Veneto, 160mila quelli che il giorno dopo l’Epifania dovrebbero tornare sui banchi di scuola: “Se si prosegue insistendo con i costi invariati, solo il 50% di loro potrà farlo”, sottolinea De Carlo.
C’è poi anche una questione tecnica: da tempo, Fratelli d’Italia chiede che vengano firmate convenzioni con aziende private di trasporto, compresi i NCC e i taxi, per garantire il servizio.
“Le aziende di trasporto pubblico devono cercare subito mezzi e personale per soddisfare il nuovo piano e praticamente raddoppiare il loro servizio; queste realtà permetterebbero di affrontare l’emergenza. Pensiamo a situazioni come quella bellunese, dove i 5mila studenti dovrebbero essere gestiti con un doppio turno, in una situazione geomorfologica e infrastrutturale già problematica anche senza aggiungerci i recenti danni del maltempo; serve una soluzione al più presto”, continua il senatore.
“È ora di finirla con lo scaricabarile, una volta con i comuni, una volta con le regioni, ora anche con le aziende di trasporto pubblico”, conclude De Carlo. “Il Governo si prenda le responsabilità delle sue decisioni: dia subito le risorse ai territori per gestire il servizio scolastico, oppure si rassegni al fallimento delle sua azioni e all’inattuabilità dei piani richiesti alle regioni, che prontamente e diligentemente hanno già risposto. Come ho già fatto per il settore turistico, chiedo all’esecutivo di dare un segnale della sua capacità di programmazione, se ne è in grado: in caso contrario, decine di migliaia di studenti resteranno appiedati per colpa dell’indolenza di questo governo”.