Roma, 12 novembre 2020 – Il sottosegretario all’ambiente Roberto Morassut ha risposto ieri a un’interrogazione dei deputati veneti del Partito democratico Roger De Menech e Alessia Rotta che avevano sollecitato governo e regione Veneto a snellire le procedure per l’erogazione dei fondi alle imprese e ai cittadini danneggiati dai nubifragi che lo scorso agosto hanno duramente colpito molte zone del Veneto, in particolare nelle province di Belluno, Padova, Vicenza e Verona.
«Pochi giorni dopo gli eventi, il governo ha stanziato 6,8 milioni di euro, importo utile per affrontare la prima parte dell’emergenza», ricordano i deputati. «Quelle risorse non erano destinate a ristorare i danni di enti, aziende e privati cittadini per le quali è necessario che la Regione, il cui presidente è stato nominato Commissario per il superamento dell’emergenza, mandi al Dipartimento di Protezione Civile il piano degli interventi (entro 45 giorni) e successivamente alla sua approvazione un elenco puntuale dei danni e degli interventi (entro 90 giorni). Solo con queste informazioni sarà possibile stanziare ulteriori risorse».
«Come sta emergendo dalle audizioni sul dissesto in Commissione Ambiente alla Camera», aggiunge Rotta, «occorre riprendere la procedura sul dissesto e il governo sta preparando un decreto perché si esca dall’emergenza e le procedure possano essere rapide e sollecite».
Nel frattempo, il ministero dell’Ambiente ha reso noto che nell’ultimo decennio in Veneto ha finanziato 84 opere per la mitigazione del rischio idrico e geologico per un valore complessivo di 200 milioni di euro. Quando saranno disponibili i fondi europei del Recovery Fund, il ministero prevede di sbloccare in tutta Italia lavori di messa in sicurezza del territorio per circa 12 miliardi di euro, di cui 2 miliardi di opere in Veneto, sulla base degli interventi proposti dalla stessa Regione.