Vedersi addebitare ogni mese delle rate di una cinquantina di euro senza sapere il perché non dev’essere piacevole.
E’ successo in un Comune della Valbelluna a un signore che molti anni fa aveva acceso e poi regolarmente estinto un finanziamento con Findomestic Banca spa, e i suoi dati erano rimasti nel data base dell’istituto di credito. Per un errore, la banca inizia ad addebitargli la rata di un altro finanziamento erogato a un suo omonimo.
“La prima rata da pagare gli è arrivata a dicembre 2019 – racconta Andrea Brumurelli, fondatore dell’Associazione Io mi tutelo con sede in Feltre – seguono quelle di gennaio e febbraio 2020. Il signore si è rivolto inizialmente all’agenzia di Belluno, dove alcuni anni prima aveva stipulato il contratto di finanziamento con i pagamenti regolarmente onorati. La banca procede quindi ad accreditargli la prima rata di dicembre, ma le altre due non arrivano più, nonostante le sue proteste. Così il signore decide di rivolgersi alla nostra associazione per il recupero delle due rate pagate. Abbiamo verificato innanzitutto che non fossero stati accesi illegittimamente dei finanziamenti. Ma ciò non risultava, pertanto abbiamo chiesto alla banca il rimborso delle due rate rimanenti, che gli sono state accreditate nel giro di 15 giorni con le scuse dell’istituto di credito”.
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