Nuova vittoria del Comune di Belluno al tribunale amministrativo in materia di gioco d’azzardo: la Terza Sezione del TAR Veneto ha infatti respinto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza dello scorso luglio che disciplina orari e funzionamento delle sale slot e delle “macchinette” da gioco nei locali, avanzata da una società del settore.
Al termine dell’udienza cautelare di ieri, è arrivata la risposta negativa da parte del TAR, che ha quindi per ora confermato la validità del provvedimento adottato dal Comune.
Tra i punti contestati, la società sottolineava come l’ordinanza non rispettasse l’intesa raggiunta dalla Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali, che prevede una durata possibile delle aperture superiore alle 8 ore; come la legge regionale abbia limitato i poteri dei sindaci in materia di orari; come l’ordinanza non salvaguardi l’occupazione e gli
interessi economici.
Il Comune di Belluno, difeso dall’avvocato civico Paolo Vignola, ha invece sottolineato come l’intesa Stato-Regioni non sia stata recepita in alcun provvedimento normativo, e come altri TAR regionali e il Consiglio di Stato non la considerino vincolante; come sia tra i poteri dei sindaci regolare gli orari delle attività economiche e come la legge regionale sul
gioco patologico preveda specifici poteri per i comuni; come la giurisprudenza del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia Europea, alla luce dei dettami dalla Costituzione Italiana, anteponga agli interessi economici quelli alla salute e alla quiete pubblica, “purché i
provvedimenti siano proporzionati”; la giurisprudenza della Terza Sezione del TAR Veneto ha più volte sottolineato come l’apertura di 8 ore, prevista dall’ordinanza comunale, sia proporzionata e adeguata allo svolgimento dell’attività.
Si attende ora l’arrivo della sentenza definitiva.
«Siamo soddisfatti per questa prima sentenza – commenta il sindaco Jacopo Massaro – che ancora una volta sottolinea la correttezza dell’operato di questa amministrazione, che cerca di intervenire in un settore particolarmente delicato a tutela della salute dei cittadini e
dell’ordine pubblico. Il nostro impegno a difesa della salute, della qualità della vita e del benessere dei nostri concittadini quindi continuerà».