Il mondo del vino è tanto affascinante quanto complesso. Conoscerlo implica la consapevolezza dell’importanza di alcuni aspetti, come per esempio l’umidificazione adeguata delle cantine.
Senza dubbio, se stai cercando informazioni in merito alla filiera del vino avrai, almeno una volta nella vita, coccolato i sensi con un’etichetta perfetta, uno di quei vini che, fin dal momento in cui vengono versati, fanno capire che c’è qualcosa di speciale sotto.
Anche se a volte non ce ne rendiamo conto, l’umidificazione cantina è cruciale per questo progetto. Nelle prossime righe, cerchiamo di capire assieme qualcosa in più su questo processo e sul ruolo che ricopre al fine del raggiungimento di un risultato di qualità eccellente per quanto riguarda il vino.
Umidificazione della cantina: come influisce sulla qualità del vino
Un’adeguata umidificazione dell’ambiente in cui vengono conservate le botti e le barricaie è fondamentale per diversi motivi. Se una cantina vinicola è troppo secca, infatti, il rischio è quello che si acceleri l’evaporazione del vino. In caso contrario, invece, il vino matura troppo velocemente, con ovvia compromissione del gusto del prodotto finale.
A questo punto, viene da chiedersi quali siano i valori di umidità ottimali per la conservazione del vino. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che ci muoviamo attorno a un range compreso tra il 75 e l’85% di umidità. Fondamentale è ricordare che, se i valori di umidificazione nell’ambiente della cantina sono adeguati, il vino perde circa il 15% del proprio volume.
Attenzione, non bisogna davvero trascurare la gestione dell’umidità nella cantina vinicola. Per capire se la situazione è adeguata, è opportuno contattare un esperto e valutare l’acquisto di impianti ad hoc.
Tornando un attimo alle conseguenze di un’umidificazione non adeguata, vediamo un attimo quelli che possono essere gli effetti negativi:
- Danni ai tappi di sughero: quando il livello di umidità nelle cantine vinicole è troppo basso, tra le prime conseguenze troviamo quelle che riguardano i tappi di sughero. Questi ultimi vanno infatti incontro a disidratazione, con conseguente – e già citata – evaporazione precoce del vino. Inoltre, in questi casi entra l’aria all’interno della botte, con ovvie alterazioni, a opera dell’ossigeno, delle proprietà organolettiche del prodotto (e ripercussioni sul gusto).
- Conseguenze sulle botti: quando l’umidità in una cantina vinicola è troppo bassa, anche le botti ne patiscono le conseguenze. Tra gli effetti in questione è possibile citare il loro disseccamento e, di riflesso, la deformazione. Con la compromissione dei giunti tra le doghe, il vino va incontro a un processo di ossidazione che non è certo funzionale al gusto del prodotto finale.
E quando l’umidità è troppa cosa succede? Anche in questo caso, le conseguenze non sono certo piacevole. Se l’umidificazione è eccessiva, infatti, il risultato è un maggior rischio di avere a che fare con l’insorgenza di muffe sui tappi. Inoltre, quando in una cantina vinicola l’umidità supera l’85%, il rischio è quello di dover affrontare i danni alle etichette.
Come vengono umidificate le cantine vinicole?
A questo punto, è naturale chiedersi come vengono umidificate le cantine vinicole. Tra le alternative più innovative al proposito è il caso di ricordare il ricorso ad ugelli che provocano l’espulsione di una nebbia che non tocca mai il suolo e che, grazie alla rapida evaporazione, garantisce un’umidità ottimale senza arrivare a bagnare le botti.
Concludiamo con un focus sulla temperatura che, idealmente, non dovrebbe superare i 22°C o andare sotto ai 10. Superando questi due valori limiti, il rischio è quello di sottoporre il vino a uno stress eccessivo.