Ci sarà un motivo in più, presto, per visitare il mulino di Santa Libera a Salzan di Santa Giustina. Anche il Comune guidato dal sindaco Ivan Minella partecipa al progetto Interreg “KLANG – Spade di leoni e aquile” finanziato dall’UE, dal Fondo FESR e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 e sospeso tra valorizzazione turistica, riscoperta storica e scientifica di un passato finora noto per lo più agli addetti ai lavori. Entro il prossimo anno, infatti, nell’antico edificio verrà allestita una sala espositiva permanente dedicata alle spade.
Il primo cittadino è entusiasta del progetto e già guarda alle potenzialità turistiche, oltre che educative, di una simile iniziativa. “Al momento al primo piano del mulino c’è un allestimento temporaneo – spiega -, noi vogliamo creare una mostra permanente che racconti il rapporto tra l’uomo e la lavorazione delle spade nel corso della storia. È stato un legame importante, che ha creato parte dell’economia del nostro territorio e ne ha modellato il paesaggio”. Si tratterà di una sorta di percorso pensato per ricostruire all’interno dello spazio del mulino tutte le fasi della lavorazione di una spada antica. “Partiremo dal minerale per arrivare al manufatto finito – spiega Minella -, il tutto con dieci passaggi in cui verranno mostrate le diverse fasi di realizzazione del manufatto. Pannelli esplicativi e video completeranno il percorso e la spiegazione.
E’ in via di affidamento in questi giorni il bando per l’allestimento della sala espositiva. “Per noi è un momento importante – conclude Minella -, nel 2021 sarà completata la ciclabile e questo mulino con i suoi contenuti rappresenterà una tappa culturale di grande prestigio all’interno del percorso turistico da fare in bici. Arricchisce la proposta del nostro territorio e ne racconta una storia poco nota a molti. A rendere possibile tutto questo è il progetto Interreg, dal quale ci arriveranno 10 mila euro per l’allestimento”.
Lungo l’antica roggia degli spadai a Formegan è nato uno dei maggiori centri di produzione di armi bianche tra il XIV e il XVII secolo; l’amministrazione comunale si occuperà, oltre che dell’allestimento museale, anche di riqualificare i muretti a secco spondali, le opere idrauliche lungo le rogge e tutto quanto riporta all’antica lavorazione.
IL PROGETTO
Klang, termine tedesco che sta per “rumore forte” e che in italiano rimanda al rumore dei
metalli, è il nome scelto per questo progetto finanziato dall’UE, dal Fondo FESR e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020.
Il capofila del progetto è il Comune di Belluno, i partner sono il Circolo Cultura e Stampa Bellunese, l’Università di Innsbruck, il Comune di Maniago e quello di Santa Giustina. A questi si aggiungono i partner associati, ovvero la Provincia di Belluno, il Comune di Colle Santa Lucia, l’Unione Montana Bellunese e la Fondazione Teatri delle Dolomiti
Il Tirolo era l’area da cui provenivano i minatori specializzati impiegati nelle miniere del Bellunese dove, poi, venivano anche realizzate le famose spade grazie agli abili spadai diventati celebri in tanti Paesi. La tradizione e i segreti dell’arte, poi, arrivavano fino a Maniago, in Friuli, dove allo stesso modo fiorì una ricca produzione di lame portata avanti ancora oggi.
LE AZIONI
Ogni partner si impegna a fare la sua parte per la riuscita del progetto e la creazione
dell’itinerario. Grazie ai ricercatori dell’Università di Innsbruck si sperimenterà, per la prima volta e con armi antiche prodotte nel distretto bellunese, un nuovo metodo di catalogazione delle armi bianche, fondamentale per proporre una schedatura scientifica che possa essere utilizzata e diffusa all’interno di tutte le collezioni oplologiche internazionali.
Verranno inoltre censiti i luoghi di interesse per creare una guida mappata del percorso turistico che si arricchirà, durante il progetto, di nuovi centri museali e didattici. A Belluno, all’interno del prestigioso museo civico di Palazzo Fulcis, per esempio, sarà ricavata una sala dedicata agli spadai con pezzi autentici realizzati nel Bellunese e che torneranno nel luogo di origine grazie a legami e prestiti di altri importanti musei. Infine a Maniago una parte del Centro visitatori del Castello, collegato al Museo dell’Arte Fabbrile e
delle Coltellerie, verrà dedicata alle spade e alle lame.
Non solo, ci saranno eventi e convegni con i massimi studiosi ed esperti di armi antiche.
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