
Cortina d’Ampezzo, 29 agosto 2020 – Cortina è sempre Cortina, qualsiasi cosa succeda fa notizia. La stessa cosa fosse accaduta a Zagarolo, non sarebbe andata oltre le pagine dei quotidiani locali.
Così, “Il singolo caso di Covid-19 riscontrato in un ragazzo presente al Cortina Summer Party ha dato vita a una bufera mediatica che ci è parsa decisamente sovradimensionata rispetto alla realtà dei fatti, come sempre accade quando si parla di Cortina d’Ampezzo”. Lo afferma Alvise Zuliani di Red Squirrel Events, la società organizzatrice del Cortina Summer Party, che dopo la segnalazione del caso di positività covid si è immediatamente prodigata nel supporto del Comune di Cortina e dell’Ulss per l’organizzazione di una stazione di tamponi gratuiti.

“Abbiamo la fortuna di essere in un paese e in una regione che anche questa volta hanno saputo dare concreta dimostrazione di efficienza e attenzione – prosegue Alvise Zuliani – Se fossimo stati in altro luogo non ci sarebbe però stato questo battage mediatico legato a una singola segnalazione. Ora aspettiamo l’esito dei risultati – prosegue – anche se, in un’estate in cui Cortina è stata più affollata che mai, seppur nel rispetto costante delle norme sanitarie, è impossibile stabilire se un ipotetico esito positivo del tampone possa essere ricondotto al singolo evento”.
I tamponi sono stati fatti a circa un terzo delle persone presenti al Cortina Summer Party, tra cui i tanti Chef e i loro collaboratori in coda, poiché molti ospiti – dopo 8 giorni dall’evento – sono già rientrati nelle loro città.
Tutti gli ospiti che non erano a Cortina sono stati avvertiti e invitati a sottoporsi a tampone volontario presso l’Ulss della propria città, molti dei quali al rientro dalle ferie avevano già autonomamente provveduto al test con esito negativo. Da specificare che ieri i tamponi sono stati concessi a tutte le persone presenti in fila: sono stati fatti 285 tamponi e solo meno della metà erano le persone presenti al Cortina Summer Party.
E’ importante ricordare ancora una volta come l’evento si sia svolto nel pieno rispetto delle normative vigenti: il decreto attualmente in vigore autorizza eventi all’aperto fino a 1000 persone. “Noi abbiamo ridotto il numero alla metà rispetto agli altri anni, 500 persone, ampliato l’area – spiega Zuliani – e applicato qualsiasi misura di prevenzione possibile, tra cui naturalmente l’obbligo del distanziamento, come attestavano i tanti cartelli segnaletici all’entrata e vicini ai vari stand, i controlli della temperatura, l’uso delle mascherine, l’igienizzazione delle mani obbligatoria.