È approdato in Commissione Bilancio della Camera lo schema di decreto del presidente del Consiglio sulle modalità di erogazione delle risorse per i Comuni veneti confinanti con la Regione Friuli Venezia Giulia per il triennio 2018-2021. La Commissione dovrà esprimere il proprio parere nei prossimi giorni. In seguito il provvedimento tornerà a Palazzo Chigi che dovrà emanare il decreto e consentire di effettuare i bandi a cui potranno accedere i Comuni.
Lo riferisce il deputato veneto del Partito democratico Roger De Menech, informato dal collega Pietro Navarra, relatore in Commissione Bilancio.
«Stiamo accelerando le procedure perché siano pronti i bandi a cui potranno accedere i comuni di confine con il Friuli Venezia Giulia. Le risorse da erogare valgono in media 1 milione di euro per ciascun Comune». I finanziamenti sono quelli previsti dal cosiddetto Fondo Letta, istituito nel 2007, poi interrotto e infine riattivato nella precedente legislatura.
Il deputato veneto Roger De Menech sta seguendo la procedura, chiedendo ai funzionari del ministero Affari Regionali di fare tutto il possibile per completare l’iter il più velocemente possibile. I finanziamenti sono stati stanziati nelle leggi di bilancio, ma per sbloccarli sono stati necessari alcuni passaggi: lo schema di decreto del presidente del Consiglio dei Ministri; il parere favorevole della Conferenza permanente Stato Regioni; il parere delle Commissioni bilancio di Camera e Senato. «Ci manca l’ultimo pezzetto», dice De Menech, «ovviamente in questi mesi ci siamo tutti concentrati sull’emergenza COVID-19. Contiamo comunque di terminare l’iter della commissione entro qualche giorno, così poi sarà immediatamente possibile pubblicare i bandi».
Al “Fondo per le aree svantaggiate di confine” possono accedere i 20 Comuni piemontesi che confinano con la Regione Valle d’Aosta e i 27 Comuni veneti confinanti con il Friuli Venezia Giulia. La modalità di erogazione è attraverso bando, ma le maglie sono abbastanza larghe, ricorda De Menech: «I bandi riguardano investimenti per lo sviluppo economico e sociale e quindi è possibile finanziare sia lavori pubblici su infrastrutture (strade, reti energetiche, ecc.), sia opere pubbliche quali scuole, edifici, impianti sportivi. I fondi sono destinati ai comuni confinanti, ma nulla vieta a questi di fare progetti di area vasta che comprendano più enti beneficiari ma anche coinvolgendo Comuni non di confine».
«Come detto, la disponibilità è di circa 50 milioni di euro, poco più di un milione di euro per ciascun Comune», ricorda De Menech. «Risorse che contribuiranno a far ripartire un pezzo del nostro paese dopo lo stop causato dal coronavirus».
L’elenco dei 27 comuni veneti che potranno accedere ai bandi per accedere al Fondo per le aree svantaggiate di confine. Sono 12 in provincia di Belluno, 8 in provincia di Treviso e 7 in provincia di Venezia.
Comune | Provincia | |
1 | Alpago | BL |
2 | Annone Veneto | VE |
3 | Chies d’Alpago | BL |
4 | Cinto Caomaggiore | VE |
5 | Cordignano | TV |
6 | Domegge di Cadore | BL |
7 | Fossalta di Portogruaro | VE |
8 | Fregona | TV |
9 | Gaiarine | TV |
10 | Gorgo al Monticano | TV |
11 | Gruaro | VE |
12 | Longarone | BL |
13 | Lorenzago di Cadore | BL |
14 | Mansuè | TV |
15 | Meduna di Livenza | TV |
16 | Ospitale di Cadore | BL |
17 | Perarolo di Cadore | BL |
18 | Pieve di Cadore | BL |
19 | Portobuffolè | TV |
20 | Pramaggiore | VE |
21 | San Michele al Tagliamento | VE |
22 | Santo Stefano di Cadore | BL |
23 | Sarmede | TV |
24 | Soverzene | BL |
25 | Tambre | BL |
26 | Teglio Veneto | VE |
27 | Vigo di Cadore | BL |