E’ molto grave che Pd e Italia Viva abbiano votato insieme alla destra contro emendamenti per condizionare gli aiuti alle imprese alla residenza fiscale in Italia. Sono stati bocciati anche quelli che proponevano di sospendere, soltanto durante la fase di utilizzo delle garanzie dello Stato, i dividendi miliardari agli azionisti assistiti dal debito pubblico e per porre un limite alle retribuzioni dei manager a 20 volte il salario di un operaio.
Lo sottolinea in una nota la segreteria regionale del il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.
Ancora una volta il PD e la formazione del suo ex-leader si collocano in una posizione filopadronale e subalterna allo strapotere del grande capitale e delle multinazionali. In altri tempi si sarebbe usata l’espressione “servi dei padroni”, definizione che si attanaglia purtroppo non solo alla destra ma anche a buona parte della maggioranza di governo. Intollerabile l’assistenzialismo verso i ricchi mentre si nega l’estensione del reddito di cittadinanza a chi ne ha bisogno o si fa la morale alle partite IVA. Un comportamento indecente solo parzialmente compensato dall’emendamento relativo ai paradisi fiscali extra-UE che guarda caso non riguarda proprio i principali gruppi del capitalismo italiano, da Fca a Mediaset. Da anni ormai – conclude la nota – più che alle Cayman si spostano le sedi legali in Olanda o Lussemburgo.