E’ una proposta importante quella del capo del governo spagnolo Sancez, che chiede 1.500 miliardi di euro alla BCE a favore degli stati europei, senza che tale stanziamento debba essere restituito e senza che dia luogo a debito pubblico. Una soluzione che indubbiamente avvantaggerebbe Spagna e Italia, fortemente penalizzate dall’emergenza della pandemia che attingerebbero in modo consistente a tale fondo.
“Questa proposta, che non a caso nasce dal governo spagnolo – di cui fanno parte i nostri compagni del partito comunista, dichiarano Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, e Paolo Ferrero, vicepresidente Sinistra Europea –, si muove nella stessa logica della nostra petizione, su cui stiamo raccogliendo le firme, per chiedere che sia la BCE a finanziare tutta la spesa per far fronte al Coronavirus.
Cosa aspetta il governo italiano a farla propria? Perché il PD, invece di sposare questa posizione, continua a sostenere l’utilizzo del MES che a tutti gli effetti produrrebbe un disastro per il nostro paese?
L’intervento della BCE senza la restituzione dei soldi spesi, finalizzati alla sanità pubblica, al sostegno dei redditi delle persone e alla riconversione ambientale delle produzioni, è l’unica strada che ci può permettere di uscire positivamente da questa crisi”.