Attivate le squadre di Protezione Civile della Provincia a seguito delle previsioni Arpav. Da stamattina i volontari si trovano in sala operativa e sono a disposizione per ogni evenienza.
«È stato chiesto di rinforzare i turni di servizio da parte degli enti. Al momento comunque la situazione è abbastanza tranquilla e sotto controllo, perché il quadro meteo non è neanche paragonabile a quello verificatosi con Vaia». Lo afferma il consigliere provinciale delegato Massimo Bortoluzzi, in costante aggiornamento dalla sala operativa della Prefettura.
«Le ultime previsioni meteo parlano di medie di 80-90 millimetri di precipitazione, con punte di 120-150 millimetri nell’arco delle 24 ore soprattutto nelle zone dell’Alpago e del Feltrino – spiega Massimo Bortoluzzi -. Il limite della neve si sta alzando e questo provocherà la fusione del manto bianco già accumulato. In base a queste previsioni, c’è il codice rosso, in quanto si possono generare frane e problemi sulla rete idrografica secondaria. La rete idrografica principale non presenta problemi al momento. Non si escludono venti forti nel pomeriggio-sera. Domani il tempo dovrebbe migliorare, prima di un possibile nuovo peggioramento per domenica, quando l’evoluzione risulta ancora incerta».
Al momento risultano black-out a macchia di leopardo in alcune zone della provincia. «Terna ci fa sapere che ha predisposto 50 tecnici operativi; inoltre, è stato rinforzato il turno di reperibilità – continua Massimo Bortoluzzi -. Al momento in zona Tre Cime verso la Val Pusteria è stata registrata la formazione di manicotti di ghiaccio, fortunatamente senza l’interruzione dell’erogazione elettrica. Enel ha predisposto 60 tecnici reperibili e dislocato 4 bilici di gruppi elettrogeni sul territorio, per un totale di 50 generatori. Per quanto riguarda la telefonia, Tim ha predisposto un mezzo carrato su Belluno e per la gestione dell’emergenza ha raddoppiato il personale. Wind sta verificando la situazione dei ripetitori sul Monte Rite. Nel frattempo abbiamo chiesto ai radio club di prepararsi per una eventuale attivazione della rete radio».
Per quanto riguarda la parte alta della provincia, è sotto osservazione soprattutto la situazione valanghe. «L’Arpav sta monitorando i siti valanghivi, in particolare quelli creatisi dopo il disastro di Vaia; la situazione comunque è tranquilla per il momento – prosegue Massimo Bortoluzzi -. Veneto Strade ha attivato la macchina operativa e chiuso i passi Valparola, Pordoi, Falzarego e Fedaia e la Sp619. Il tratto critico tra Pieve di Livinallongo e Arabba è particolarmente attenzionato. Inoltre, Anas sta lavorando sulla Alemagna, per cercare di togliere la deviazione dalle gallerie del Cadore e rendere più semplici i collegamenti».