Rinviato “a data da destinarsi” l’incontro fissato per domani, mercoledì 13 novembre, a Roma tra il ministro per gli affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, e una delegazione del movimento Belluno Autonoma
Regione Dolomiti a causa dei maggiori impegni del Ministro.
«Confidiamo che in breve tempo ci venga comunicata una nuova data per questo nuovo incontro, come ci è già stato anticipato dalla segreteria del ministro Federico D’Incà, che ringraziamo per il suo appoggio», commenta il
presidente BARD, Andrea Bona.
Una settimana “calda”, per Boccia, tra l’audizione in Commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, prevista per domani, e l’incontro con il presidente della Regione Veneto venerdì per continuare il
confronto sulla bozza di accordo.
Testo ancora da approfondire, ma già da rivedere, secondo Bona: «Da quel che si apprende da fonti di stampa, si vuole proporre una forma di solidarietà “intra-regionale”, sulla scorta di quella nazionale tra regioni, a sostegno delle
province depresse; nel caso del Veneto, Belluno e Rovigo. – spiega il presidente – Questo è un vecchio modo di fare politica: Belluno non è una provincia svantaggiata, ha un’economia forte che sta reggendo in questi anni
di crisi e non ha bisogno delle elemosine del centralismo, romano o veneziano, che si vogliono proporre con questa formula. Belluno ha bisogno e ha diritto ad avere una vera autonomia, costituzionale, come quella di Trento
e Bolzano, con risorse che restino sul territorio a favore della popolazione e dello sviluppo socio-economico dell’intera provincia. Questa è autonomia: non il federalismo annacquato che si propone oggi, ma il riconoscimento del giusto metodo di governo del territorio montano e alpino».