Lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni ha raggiunto traguardi che fino a una manciata di anni fa erano considerati pura fantascienza.
Oggi abbiamo abbiamo accesso in tempi rapidissimi a quantità enormi di informazioni, siamo in grado di condividere informazioni, emozioni e immagini con persone che vivono dall’altra parte del globo: se qualcuno lo avesse predetto anche solo negli anni Sessanta, sarebbe stato etichettato come un sognatore troppo visionario.
Eppure, in un momento in cui la tecnologia è entrata così prepotentemente nelle nostre vite, migliorandole in maniera esponenziale, qualcuno è pronto a rinunciare completamente alla connessione alla rete per riscoprire la gioia del “qui e ora”.
È accaduto sulle Alpi: dieci ragazzi hanno accettato di abbandonare i propri smartphone per una settimana e dedicarsi alla scoperta del territorio dell’Agordino, il cosiddetto Cuore delle Dolomiti.
I ragazzi hanno seguito una serie di attività previste dal progetto Recharge in Nature, tra cui lavori manuali, meditazione e sedute con lo psicologo. I giovani, che lamentavano forti manifestazioni di stress nel periodo appena precedente alla vacanza gratuita offerta dai comuni dell’Agordino, sono tornati a casa felicissimi e con poca voglia di prendere in mano i propri device.
L’esperienza di allontanamento totale dalla tecnologia è una vera e propria terapia d’urto ma, per come si è delineato il mondo attuale, non è una scelta praticabile sul lungo periodo. È completamente impensabile infatti, nel nuovo millennio, rinunciare alla connessione e a tutti i dispositivi elettronici, soprattutto a quelli di nuova generazione, dal momento che una parte sempre maggiore della nostra vita passa attraverso di essi.
Qual è allora l’approccio corretto alla tecnologia? Semplicemente non farsi completamente fagocitare da essa: riuscire a raggiungere un equilibrio dinamico e costruttivo tra momenti in cui utilizziamo i nostri device e momenti in cui ci immergiamo completamente nel “qui e ora”, svolgendo attività che richiedono interazioni concrete con le persone e con l’ambiente.
Riscoprire la bellezza del contatto con la natura, provare la gioia del mettere alla prova i propri limiti e superarli scoprendo luoghi nuovi dovrebbe essere inserito tra i buoni propositi per una vita più sana. Il nostro territorio offre moltissimo a coloro che vogliono ritrovare la propria connessione con l’ambiente naturale: per fare un esempio recentissimo, sul finire di Settembre è stato inaugurato il primo di tre balconi panoramici delle Dolomiti, sul Monte Rite. Raggiungere la cima del monte e riscendere a valle sarà un’esperienza coinvolgente e rilassante, in grado di scaricare tutta la tensione accumulata a causa di una routine quotidiana stressante e ripetitiva.
Tra l’altro, proprio gli enormi e rapidissimi progressi in ambito tecnologico ci permettono di mettere letteralmente le mani su prodotti sempre più leggeri, maneggevoli e performanti, in grado di unire a perfezione la praticità di un notebook e le performance di tutto rispetto di un portatile di alta fascia: gli ultrabook sono perfetti per chi è costantemente in viaggio e ha bisogno di muoversi con leggerezza, passando dal “qui e ora” all’altrove digitale prendendo sempre il meglio di entrambi. Perché rinunciare?