Roma, 24/09/2019 Si è concluso questa sera al Mise, l’incontro convocato in data odierna a partire dalle 15.00 dal vicecapo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, alla presenza del ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, del commissario straordinario ACC Maurizio Castro, delle organizzazioni sindacali di categoria e dell’amministratore delegato di Wambao Mr. Lu accompagnato dai suoi consulenti legali.
“Dopo l’incontro avvenuto lo scorso 11 settembre a Mel, in cui il Consiglio di sorveglianza socio-istituzionale ha rappresentato la propria insoddisfazione per le spiegazioni offerte dall’azienda cinese rispetto a possibili scenari che vedrebbero disattese le aspettative e gli sforzi dei lavoratori di un intero territorio e del Governo Italiano, avevamo chiesto fosse presto convocata dal Mise la riunione svoltasi in data odierna” afferma l’assessore regionale al Lavoro del Veneto Elena Donazzan.
“A fronte dell’esigenza di condividere un percorso espressa dal Mise, l’azienda ha chiesto un mese di tempo per confrontarsi con la propria società controllante. Ho ribadito che questo mese sia per loro utile per fornire garanzie di continuità produttiva e di investimenti, visto che ad oggi le uniche politiche industriali poste in essere si sono ridotte ad una semplice riduzione dei costi e ad una dolorosa riduzione del personale” continua l’assessore, ricordando che nell’estate 2018 la società licenziò 90 lavoratori promettendo che sarebbe stata così raggiunta la condizione ottimale per un rilancio di Mel.
“Ho ribadito inoltre che, se non dovessero concretizzarsi seri progetti di investimento, la strada deve essere quella dell’individuazione di un nuovo soggetto investitore che garantisca la continuità produttiva” continua Donazzan.
“Per noi Acc-Wanbao rappresenta una realtà strategica per il comparto industriale dell’elettrodomestico italiano. Abbiamo sostenuto con forza nel 2014 ci fosse un commissariamento da parte del ministero dello Sviluppo Economico per fermare la gravissima situazione di indebitamento finanziario che giunse ad un negativo di 450 milioni di euro e dovuta, a nostro parere, ad una cattiva gestione da parte dell’allora amministratore delegato dott. Ramella che arrivò addirittura a sommare oltre 11 milioni di euro di parcelle. Rispetto a tale vicenda, che potrebbe essere utile chiarire anche per una nuova stagione di Acc, attendiamo fiduciosi l’esito del processo penale presso il Tribunale di Pordenone a carico del dott. Ramella, in cui la Regione del Veneto si è costituita parte civile a seguito di un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale ed il cui verdetto sarà emesso lunedì 30 settembre” ha concluso l’assessore regionale Elena Donazzan.
Le parti si rivedranno il 24 ottobre.